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Il verdetto di Tom's Hardware
Fino a quando non ho scovato "La Scienza della fantasia", un intelligente e imperdibile libro di Davide Coero Borga che ripesca le fiabe (e la letteratura per giovanissimi in generale) convenzionali ponendole in una chiave inedita, appassionante (francamente non sono per i piccoletti) e a mio avviso geniale, ossia coniugando Scienza e fantasia.
A qualcuno potrà sembrare una pazzia, in realtà chi ha a che fare con i bambini sa che hanno una capacità altissima e innata di fare voli pindarici con la fantasia. E se gli si racconta qualcosa di Scienza impiegano un attimo a imbastire attorno al concetto appena appreso storie talmente fantastiche da far impallidire quelle di fantascienza.
Coero Borga ha sfruttato questa dote dei bambini usandola con arte e competenza, facendo emergere visioni avanzatissime e futuribili degli autori. Ha preso le fiabe (e racconti vari) e le ha "smontate" per tirare fuori gli elementi scientifici di cui sono disseminate, per trovare una chiave di lettura che va oltre la morale classica o la storiella nuda e cruda. Scopriamo così che in molti casi si finisce per parlare di viaggi nel tempo, di tecnologie che ai tempi in cui furono scritte le storie non erano nemmeno ipotizzabili, di malattie oggi ben note di cui probabilmente erano affetti molti protagonisti…
Insomma se siete genitori stufi di leggere la solita minestra, adulti che vogliono risfoderare ricordi o curiosi di scoprire qualcosa dietro ai testi per bambini questo libro è a mio avviso un'opera d'arte. Lo stesso autore spiegò all'uscita del libro che "è una lente prismatica attraverso cui osservare le storie in modo diverso, magari inatteso, la lunga fila di briciole che solo Pollicino può aver lasciato perlustrando la letteratura fantastica, e che conduce dritta alla soglia di un laboratorio di ricerca".
Il bello di questa idea è che l'autore non reinventa nulla: "semplicemente" analizza i testi con gli occhi della Scienza e coglie tutti quegli aspetti collaterali delle storie di cui spesso non ci curiamo leggendo, e che sono invece spunti preziosi per modernizzare i racconti tirandone fuori aspetti innovativi molto curiosi e interessanti.
Da adulta mi è piaciuto molto perché è intrigante, perché svecchia cose ritrite che credevo (sbagliando) non avessero nulla di nuovo da riservare a una della mia età. A mia figlia sono piaciute le meravigliose illustrazioni di Ester Chilese (che da sole valgono il libro) e ha entusiasmato l'aver trovato le risposte alle tante domande che erano rimaste in sospeso, e che hanno quella logica scientifica a cui ormai è assuefatta.

Cosa c’è di più scientifico della fantasia? - Davide Coero Borga
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