Gabriella Carlucci cancella l'anonimato online

Il deputato del Popolo della Libertà Carlucci ha reso nota una nuova proposta di legge, che nasconde lo zampino degli editori cinematografici

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Gabriella Carlucci, deputato del Popolo della Libertà, vuole mettere fine all'anonimato online. La sua nuova proposta di legge, intitolata Internet territorio della libertà, dei diritti e dei doveri, si propone come strumento di lotta al crimine.

 

"Non si può non essere consapevoli del fatto che le misure introdotte da questa proposta di legge non potranno risolvere tutti i problemi che attualmente osserviamo con sempre maggiore frequenza, ma certamente essa potrà avere una immediata e positiva ripercussione isolando i fenomeni più gravi", ha sottolineato l'onorevole nella sua introduzione. E per fenomeni più gravi Carlucci intende soprattutto quello della pedofilia online – ha rivelato con una lettera a WebNews.

Il problema di fondo è che l'anonimato e le eventuali attività correlate non hanno sempre lo stesso valore. Come hanno fatto notare numerosi osservatori sarebbe stato meglio ribaltare il concetto di base: quindi attivare il divieto solo per un numero ristretto di casi. Si pensi ad esempio alle chat frequentate da minori…

A mio parere non è chiaro quali siano i reali intenti di questa proposta, già claudicante in partenza a causa di un falso riferimento "al territorio della libertà". Se si propone di eliminare un cosa, mi pare che si tratti di una restrizione. O no?

Comunque, a parte questo inciampo l'aspetto più preoccupante è un altro. Pare che nelle Proprietà del documento pubblicato dalla Carlucci sia leggibile chiaramente il nome dell'autore e l'azienda di riferimento. Niente di male. È normale che un politico si affidi alla consulenza di un professionista del settore. Se non fosse che in questo caso il firmatario è tal Davide Rossi, Presidente di UnivideoUnione Italia Editoria Audiovisiva. In pratica si tratta dell'associazione di Confindustria che cura gli interessi "di Produttori, Distributori e Importatori di Opere e Supporti Audiovisivi e Multimediali (quali a titolo esemplificativo videogrammi, prodotti di Editoria Elettronica, Videogiochi, etc…)".

Ricapitolando. Carlucci rende nota una proposta di legge per abolire l'anonimato online. La difende da ogni attacco sbandierando il pericolo della criminalità, e soprattutto della pedofilia online. E alla fine si scopre che la redazione del documento è stata curata praticamente dagli editori cinematografici, e non. Con chiari intenti anti-P2P – immagino.

Chapeau!