Gli investimenti in banda ultra larga fuori dal patto di stabilità: alleluja

Europarlamento e Consiglio UE hanno trovato un accordo sul piano di investimenti Juncker: banda ultra larga esclusa dal calcolo del patto di stabilità.

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a cura di Dario D'Elia

Europarlamento e Consiglio UE hanno stabilito che gli investimenti per la banda ultra larga saranno esclusi dal patto di stabilità, quindi non concorreranno al calcolo del deficit e dei debiti pubblici degli stati membri. L'accordo è legato al piano Juncker da 315 miliardi di euro per i settori strategici.

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"Il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) potrà entrare in funzione e iniziare a finanziare progetti alla fine dell'estate", si legge nel comunicato ufficiale.

"I contributi one off alle piattaforme nazionali, come quelle per i finanziamenti alle PMI o alla banda larga, non saranno conteggiati nel patto di stabilità. È una bellissima notizia: il governo ha fatto un piano impegnativo coi fondi europei. Ma è previsto che gli operatori di TlC ci mettano del loro. E il fatto che i soldi che prendono dalle banche e dalla Bei possano godere della garanzia Juncker è positivo", ha dichiarato il presidente di Cassa Depositi e Prestiti, Franco Bassanini.

A questo punto non resta che attendere il voto del Parlamento europeo per l'approvazione del Piano Juncker previsto per il 20 giugno.