Google Labs chiude: addio serendipità e toga party

Google Labs chiude nella forma che tutti abbiamo conosciuto. Google parla di focalizzazione e di maggiore razionalizzazione dello sviluppo. Assicurata comunque la continuità di Gmail Labs, Calendar Labs e gli altri piccoli Labs settoriali.

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a cura di Dario D'Elia

Google Labs chiude, ma solo come grande contenitore di progetti embrionali. La notizia mette un po' di tristezza, soprattutto per chi ha visto i primi passi di tecnologie che oggi sono di assoluto riferimento mondiale. E poi detta tutta Google Labs sembrava veramente un luogo dello svago e dell'esplorazione geek.

Google Labs

Bill Coughran, vice presidente per la Ricerca, ha comunque assicurato la continuità di Gmail Labs, Calendar Labs e gli altri piccoli Labs settoriali

Insomma, è la fine di quel grande spazio di sperimentazione che si offriva al pubblico più curioso. Sì è vero, le stupidaggini non mancavano, ma è risaputo che la sperimentazione ha bisogno sempre di spingersi oltre ogni confine. Se non altro in ossequio della cosiddetta "serendipity" (o serendipità).  

Toga! Toga! Toga!

"Sebbene abbia consentito di apprendere molto lanciando primi prototipi nei Labs, crediamo che una più grande focalizzazione sia cruciale per ottenere il meglio dalle future opportunità", ha scritto Coughran nel blog di Google. "In molti casi, questo vorrà dire terminare gli esperimenti dei Labs – in altri incorporeremo i prodotti dei Labs e le tecnologie in aree diverse".

E come se Google fosse diventato grande, avesse messo la testa a posto. Larry Page e Sergey Brin sono quasi quarantenni: è ormai lontana l'epoca dei toga party universitari.