Google Play Store: 60mila app in meno e nuova interfaccia

Google rivoluziona il Play Store promuovendo un'operazione di pulizia che ha portato alla cancellazione di 60mila applicazioni di scarsa o dubbia qualità. In più arriva l'aggiornamento dell'interfaccia grafica che semplifica la consultazione dei contenuti.

Avatar di Elena Re Garbagnati

a cura di Elena Re Garbagnati

60mila applicazioni di scarsa qualità sono state eliminate dal Play Store nel mese di febbraio. Si tratta di app infestate da spam, contenuti in violazione di copyright o comunque non conformi alle linee guida di Google. A cancellarle sono stati l'azienda di Mountain View o gli editori stessi.

Secondo le fonti si tratta dell'operazione di pulizia più ampia finora registrata in un arco di tempo di quattro settimane, la cui notizia arriva in concomitanza con quello del rinnovo dell'interfaccia grafica operato da Google. Una testimonianza dell'impegno di Big G nella tutela dei clienti del Play Store, dopo tante polemiche riguardanti la mancanza di controlli, a raffronto con il modello Apple.

Pulizia di primavera nel Play Store

L'approccio delle due aziende concorrenti è sempre stato differente. Apple applica una selezione delle app alla fonte prima che vengano pubblicate nell'Apple Store. Google si riserva il diritto di analizzare il pubblicato e depennarlo qualora non fosse conforme al regolamento. Nella maggior parte dei casi gli interventi di Google erano passati in secondo piano, ma l'impegno straordinario messo in campo nel mese di febbraio ha attirato l'attenzione, e forse potrebbe essere il preludio a una maggiore attenzione verso i contenuti online.

Per quanto possa sembrare alto, il numero delle app rimosse non ha un'influenza determinante sul volume dei contenuti disponibili nello store, che conta al suo attivo oltre 700mila app pubblicate. Anzi, un'offerta leggermente minore ma di qualità superiore è sicuramente da apprezzare.

La categoria più colpita è stata quella delle suonerie, che spesso ha incluso app infarcite di malware. Sono sparite anche le applicazioni per evitare la pubblicità, come per esempio AdBlock Plus, AdFree Android e Ad Blocker Root. L'azione è motivata dalla violazione dell'articolo 4.4 del Developer Distribution Agreement, firmato da tutti gli sviluppatori che pubblicano app sul PlayStore.

Cambia l'interfaccia

Come accennato l'azione di pulizia è andata di pari passo con il rinnovo dell'interfaccia grafica dello store, dettata dall'aggiornamento 4.0.25 per i prodotti Android 2.2 e successivi. Google parla di "uno stile più semplice e che aiuta gli utenti nel trovare ciò che cercano in minor tempo".

Scompare la scheda In primo piano che era presente in tutte le sezioni, mentre restano ferme le categorie Più popolari a pagamento, Gratis più popolari, Più redditizie, Nuove a pagamento, Nuove gratis, Di tendenza e via dicendo, ma i contenuti ora sono più ariosi e leggibili. Invece che essere ripartite in due colonne le app sono ora nella maggior parte dei casi su colonna singola. Tutte le schede sono inoltre corredate da un pulsante Menu che permette di installare un'app senza dover andare nella relativa pagina. Allo stesso modo si possono inserire le app in una Lista dei desideri.