Google punta sull'eolico per il suo datacenter europeo

Google alimenterà il datacenter di Hamina con l'energia prodotta dal nuovo parco eolico da 72 Megawatt. L'operazione vedrà il coinvolgimento di un fabbricante di impianti eolici e del ramo finanziario di Allianz.

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a cura di Dario D'Elia

Google alimenterà il suo data center di Hamina (Finlandia) con un parco eolico da 72 Megawatt che sarà costruito da O2 a Maevaara (Svezia). Si tratta di un esempio di uso intelligente dell'energia rinnovabile. Da non dimenticare poi che la stessa struttura di Hamina gode di un sistema di raffreddamento che sfrutta l'acqua marina del Golfo di Finlandia.

Siamo davvero in un'altra dimensione sebbene si parli di Europa. Google ha stipulato un contratto di fornitura energetica della durata di 10 anni. Di fatto si è impegnata ad acquistare tutta l'energia che verrà prodotta dai singoli sistemi eolici da 3 Megawatt. Questo ha permesso a O2 di ottenere il 100% del finanziamento da un ramo di Allianz per procedere con la costruzione. Dopodiché nel 2015, quando sarà tutto operativo, la proprietà passerà nelle mani del colosso assicurativo.

Google Data Center

Il progetto è stato agevolato dalle condizioni normative che regolano il mercato elettrico scandinavo, senza contare il grid system Nord Pool. "Ci permette di comprare l'output del parco eolico in Svezia con la certificazione di garanzia (Guarantee of Origin) e consumare un equivalente ammontare di potenza per il nostro data center in Finlandia", spiega sul blog ufficiale Francois Sterin, Senior Manager del Global Infrastructure Team di Google.

In veste di azienda a impatto zero di emissioni di carbonio, Google sta cercando di puntare sempre di più sulle rinnovabili. Un metodo agevole è quello di favorirne anche la costruzione degli impianti.  E questo non solo per motivi ecologici ma anche finanziari. Dato che è convinzione diffusa che i prezzi dell'energia tradizionale sono destinati a salire.

"Negli ultimi anni abbiamo investito più di 1 miliardo di dollari in progetti di questo genere negli Stati Uniti, Germania e una settimana fa in Africa. Continueremo a cercare simili opportunità in giro per il mondo", ha concluso Sterin.

C'è poco da commentare. Finlandia e Svezia sono troppo lontane. Immaginare qualcosa di simile per l'Italia sarebbe impossibile.