Guerra di lobby a Bruxelles: Telco contro la Commissione UE per le auto connesse

La GSMA spinge per l'impiego dello standard C-V2X sulle auto connesse, mentre la Commissione per ora sembra puntare sul Wi-Fi 802.11pp.

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a cura di Dario D'Elia

È una battaglia tra lobby quella che si sta consumando a Bruxelles per decidere quale standard wireless debbano impiegare le auto connesse. Da una parte la GSMA, l'associazione mondiale degli operatori mobili, con Deutsche Telekom, Orange, Vodafone, AT&T Daimler, Ford, PSA Group, Qualcomm e Samsung; dall'altra Commissione UE, Volkswagen e Renault.

Il Parlamento UE la prossima settimana dovrà esprimersi sulla questione, ma la Commissione Trasporti lunedì ha votato contro la bozza della norma redatta dalla Commissione UE a causa delle criticità sollevate dalla GSMA. Insomma, si è creato un piccolo corto circuito.

Gli operatori e alcune case automobilistiche sostengono che il Wi-Fi 802.11pp per i sistemi C-ITS (sistemi di trasporto intelligenti cooperativi), sostenuti dalla Commissione, sia uno standard vecchio e quindi che sarebbe meglio puntare sul C-V2X (Cellular Vehicle to everything) compatibile con la 5G.

La commissaria ai Trasporti Violeta Bulc ha parlato di urgenza di implementazione: il Wi-Fi consentirebbe una rapida implementazione capace di abilitare le comunicazioni wireless tra auto e anche con le infrastrutture. Insomma, perché perdere tempo e soprattutto domandare ulteriori investimenti ai cittadini europei per puntare su uno standard nuovo?

La risposta di GSMA edEuropean Telecommunications Network Operators Association è che il C-V2X non solo è all'avanguardia ma si appresta a essere impiegato sulle prossime auto di BMW, Ford, PSA e altri marchi. Il Wi-Fi 802.11p in effetti risale a 10 anni fa, ha una latenza più alta, vanta potenzialità di sviluppo inferiori e soprattutto non può dialogare con gli smartphone. Per quanto riguarda i tempi di implementazione il C-V2X rimane comunque compatibile con le reti esistenti e quindi i servizi di sicurezza di base sarebbero assicurati; inoltre potrebbe consentire l'inizio di messaggi anche agli utenti smartphone.

La Finlandia si è esposta, schierandosi con la GSMA, ricordando che la mancata interoperabilità del C-ITS con i cellulari è grave.

Aggiornamento del 18 aprile 2019. L'Europarlamento ha bocciato la proposta di impiegare il C-V2X. A questo punto si attende il voto dei rappresentanti dei 28 stati membri.