Habemus Galileo: il sistema satellitare europeo funziona

Il primo test con i quattro satelliti della piattaforma Galileo è andato a buon fine. Ora si apre la seconda fase di validazione e per la fine dell'anno vi sarà l'implementazione dei servizi. La copertura totale si completerà entro il 2014.

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a cura di Dario D'Elia

Il sistema satellitare Galileo funziona: meglio tardi che mai direbbero in molti. Ad oggi si può tranquillamente affermare che l'Europa ha una piattaforma in grado di fornire servizi di localizzazione, poiché sono stati finalmente posizionati (e fatti funzionare) i 4 satelliti minimi per la rilevazione delle coordinate. I primi due vennero lanciati nell'ottobre 2011, gli altri l'anno scorso.

"Una volta completati i test sugli ultimi due satelliti, nelle ultime settimane il nostro sforzo si è concentrato sulla generazione di messaggi di navigazione e sulla loro diffusione verso i ricevitori a terra", ha spiegato Marco Falcone, System Manager del Sistema Galileo dell'ESA.

Il primo tracciamento è avvenuto il 12 marzo con un'accuratezza compresa tra i 10 e i 15 metri - un buon risultato considerata l'attuale infrastruttura limitata. L'operazione è avvenuta al Navigation Laboratory di Noordwijk, in Olanda, anche se i centri di controllo Galileo sono in Italia e in Germania.

Missione compiuta

Per il Project Manager Javier Benedicto si è trattato di un test storico e tecnico. "Dal punto di vista storico è la prima volta che l'Europa è riuscita a determinare una posizione terrestre affidandosi solo al suo sistema di navigazione Galileo", ha commentato il dirigente.

"Dal punto di vista tecnico la generazione di messaggi di navigazione di Galileo è un passo essenziale per l'avvio delle complete attività di validazione, prima che inizi la totale implementazione del sistema entro la fine dell'anno".

Per validazione s'intendono tutte quelle regolazioni basate sugli scarti orari, tra il sistema Galileo e il Coordinated Universal Time (UTC), nonché l'interoperabilità con la piattaforma GPS. Senza contare i parametri ionosferici per gli utenti a frequenza singola.

Attualmente la costellazione satellitare infatti consente una "visibilità" di non più di due massimo tre ore al giorno, ma entro il 2014 con le nuove basi terrestri e altri satelliti il servizio sarà completamente operativo. Mancano in cielo ancora 20 satelliti, a essere precisi.