I super poteri anti-pirateria dell'AGCOM spaventano la Rete

La Stampa ha svelato la bozza del decreto che regolerà il diritto d'autore su Internet. Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà sostiene che si tratti di una delle tante. L'unica certezza è verrà formulata una proposta entro fine aprile.

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a cura di Dario D'Elia

L'AGCOM avrà il potere di oscurare i siti web pirata senza il parere di un giudice? Pare di sì, almeno stando a quando si legge nella bozza del nuovo decreto sul diritto d'autore online. Però questa è l'Italia, e spuntata una bozza si scopre che ce ne sono altre nei cassetti del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà.

"Ci sono decine di bozze. Alcune contengono anche qualcosa di vero, cioè di simile a quello che c'è scritto nella mia. Sono ipotesi di studio, nel mio PC ne ho altre tre o quattro, ma quello che avete pubblicato non è il testo che sta per essere varato, sarà un'esercitazione di un borsista", ha confermato l'ex presidente dell'Antitrust a La Stampa, che ieri per prima ha pubblicato online il documento. "Finché si tratta di indiscrezioni non esiste niente né dal punto di vista politico né dal punto di vista giuridico".

AGCOM

Insomma, forse non c'è da preoccuparsi ma ieri alla vista della bozza tutti gli esperti di diritto digitale e i rappresentanti delle associazioni per i diritti sulla Rete hanno suonato l'allarme. L'Avvocato IT Fulvio Sarzana ha evidenziato infatti una serie di punti piuttosto critici contenuti nel documento. Il primo è l'AGCOM possa essere trasformata in una struttura che "assomma in sé i poteri di polizia e le prerogative dei Tribunali speciali". Insomma, di fronte a un presunto reato di pirateria digitale, il Garante (!) potrebbe disporre dei poteri di vigilanza, risoluzione delle controversie e rimozione dei contenuti illegali (anche disabilitazione dell'accesso al servizio in casi estremi).

"Ci sono diversi passaggi che non riconosco, mancano alcuni pezzi, così è deboluccia. La mia bozza è conforme alla norme europee, è più garantista, prevede anche l'intervento del giudice", ha prontamente aggiunto Catricalà gettando acqua sul fuoco. 

Pericolo scampato quindi? Non proprio, perché anche se il mandato AGCOM scade a fine aprile sembra che qualcuno abbia fretta di approvare la norma. "Sì, ma non è affatto censoria, non ha niente a che vedere con l'Hadopi francese, non prevede mai in alcuna maniera la disabilitazione né la disconnessione degli utenti, ma solo la rimozione dei contenuti illegali. Cioè che non siano accessibili i siti che li ospitano, se non li tolgono entro un tempo ragionevole", ha continuato il Sottosegretario. La notizia quindi è che a breve ci saranno brucianti novità nel campo della lotta alla pirateria digitale.