L'amministratore delegato di Lenovo, Yang Yuanqing, ha distribuito 3 milioni di dollari del suo bonus a 10.000 impiegati di livello "junior". Sembra quasi la storia di Robin Hood, ma non c'è nessun paladino o furto, e in questo caso il ricco è anche l'autore della donazione.
Non capita spesso di sentire una storia di questo tipo, raccontata dalla CNN, specie con gli esempi non proprio edificanti che abbiamo nel nostro paese o anche in altre parti del mondo. Basti guardare ad esempio ai "grandi" manager delle banche, spesso nazionalizzate, ma che continuano a elargirsi bonus imbarazzanti. L'AD di Lenovo rappresenta quella classica eccezione che ci fa sperare in futuro migliore, anche in momento come questo dove tutto fa pensare di essere sull'orlo di un baratro.
I 10mila lavoratori che hanno ricevuto il bonus sono persone che lavorano nelle linee di produzione, ma ci sono anche receptionist e assistenti. Per ognuno un assegno di circa 2000 yuan, 314 dollari. Non sono pochi se consideriamo che lo stipendio medio in Cina è tra 354 e 450 dollari (la paga minima si registra a Shenzhen, sede di grandi stabilimenti, con 220 dollari).
Per Yang Yuanqing quei soldi erano qualcosa "in più", ricevuti dopo che l'azienda ha fatto registrare il migliore anno fiscale di sempre, con un incremento dell'utile netto del 73% rispetto all'anno prima. Lenovo è la seconda forza nel mondo dei PC e cresce a ritmi davvero elevati mentre HP, in prima posizione, perde quota.
L'amministratore delegato avrebbe dovuto godere di un bonus complessivo di 5,2 milioni di dollari, per una somma percepita annualmente di 14 milioni di dollari contando salario, incentivi e altre voci. Tre milioni di dollari sono davvero tanti, ma visti in quest'ottica del tutto superflui e Yang ha fatto qualcosa da apprezzare. Chissà che non sia di esempio ad altri imprenditori.