Il CEO di Microsoft teme che gli hacker distruggeranno l'ordine mondiale

Il CEO di Microsoft, Satya Nadella, avverte che hacker di stato potrebbero minare l'ordine globale, e propone una Convenzione di Ginevra digitale per la sicurezza informatica.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Il CEO di Microsoft, Satya Nadella, ha recentemente sottolineato il rischio di un collasso nell'ordine mondiale a causa degli hacker di stato - cioè quei gruppi di criminali informatici così ben organizzati e così potenti che li si considera necessariamente sostenuti da un governo. In un'intervista con Lester Holt di NBC Nightly News, Nadella ha discusso di vari argomenti, tra cui l'IA, le elezioni del 2024 e un attacco subito dalla stessa Microsoft a opera di Cozy Bear, un gruppo russo che si ritiene appunto state sponsored

Nel momento in cui l'incidente è stato scoperto, sono suonate "campane di allarme" sia alla sede di Microsoft che presso le autorità USA, considerando la dipendenza del governo dall'azienda. Nadella ha sottolineato che affrontare tali attacchi non riguarda solo le aziende private ma solleva un "livello di dialogo" quando coinvolge nazioni.

Il CEO ha richiesto un impegno congiunto tra Stati Uniti, Russia e Cina per sviluppare una sorta di Convenzione di Ginevra digitale. L'assenza di tale accordo potrebbe causare un crollo senza precedenti nell'ordine mondiale, specialmente in caso di cyberattacchi tra nazioni, soprattutto su obiettivi civili, ha avvertito Nadella.

La proposta di una Convenzione di Ginevra digitale per proteggere il pubblico dalle minacce degli stati è stata avanzata da Microsoft già nel 2017. La società ha sostenuto che il settore tecnologico e i gruppi della società civile possono guidare la creazione di un accordo legalmente vincolante per garantire uno spazio cibernetico stabile e sicuro.

Il recente attacco di Cozy Bear a Microsoft, nel novembre 2023 è avvenuto attraverso una tecnica di password spray, compromettendo un account di test non produttivo. Microsoft ha dichiarato che solo una "piccola percentuale" di account aziendali è stata compromessa, coinvolgendo membri del team di leadership e dipendenti di settori come la sicurezza informatica e legale.