Il filo di Spiderman è già realtà grazie ai giapponesi

Spiber entro due anni sarà in grado di produrre grandi quantità di filo di ragno bioingegnerizzato.

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a cura di Dario D'Elia

La tela di Spiderman potrebbe presto diventare realtà grazie al lavoro di una startup giapponese. Spiber sostiene di essere riuscita a realizzare un filo di aracnide bioingegnerizzato, chiamato Qmonos, con resistenza simile a quella dell'acciaio e flessibilità analoga alla gomma.

La produzione di massa dovrebbe essere avviata in massimo due anni. Si parla di applicazioni nel campo automotive (gomme, paraurti e parti elettroniche), chirurgico (filo da sutura, vasi sanguigni e legamenti artificiali) e della sicurezza anti-proiettile (giubbetti e caschi).

Spider-Man

"Il filo di ragno è un materiale incredibile, così leggero ma anche resistente e flessibile. Può assorbire tanta energia", ha spiegato il presidente di Spiber Kazuhide Sekiyama. Una delle prove più importanti sarà quella legata ai volumi produttivi, poiché oggi non si riescono a realizzarne più di 31 chilogrammi al mese. L'obiettivo è di arrivare entro il 2015 ad almeno 1000 kg.

Si tratta di un chiaro esempio di biomimetica, ovvero lo studio dei processi biologici e biomeccanici della natura per realizzare nuove tecnologie. In questo caso l'obiettivo è imitare la struttura molecolare del filo di ragno, che è basata su una proteina complessa e lunga. Ad oggi molte altre aziende sono riuscite a replicare parti della proteina ma non la struttura che è il segreto dell'elasticità e resistenza.

Spiber sembra essere riuscita a costruire un batterio con DNA ricombinato che produce le proteine del filo di ragno. Dopodiché isolandole in una polvere fine vengono fatte passare attraverso un ago forato che è in grado di realizzare un filo sottilissimo. Un solo grammo di proteina produce quasi 9 km di filo.

"Abbiamo finalmente raggiunto la linea di partenza", ha concluso Sekiyama. "Ma almeno ora abbiamo una visione chiara. Sappiamo esattamente cosa dobbiamo fare da qui".

Già, perché la concorrenza avanza. La tedesca AMSilk è giunta a uno stadio avanzato con il suo Biosteel, mentre l'americana Kraig Biocraft pare essere già pronta per il mercato.