Le dichiarazioni improvvise durante gli eventi pubblici possono scatenare terremoti mediatici. È quanto accaduto al Comicon di Napoli, dove Yuji Horii, leggendaria figura di Square Enix e padre della serie Dragon Quest, ha apparentemente lasciato trapelare un'informazione che ha elettrizzato i fan: l'esistenza di un remake di Chrono Trigger, capolavoro JRPG degli anni '90 ancora oggi venerato dalla comunità videoludica. L'episodio, avvolto da un velo di ambiguità, ha rapidamente infiammato le discussioni online, nonostante manchi ancora qualsiasi conferma ufficiale da parte dell'editore giapponese.
Durante la presentazione napoletana, secondo numerose testimonianze dei presenti, Horii avrebbe accennato al progetto con naturalezza, prima di rendersi conto della portata della sua rivelazione. In un momento che ha assunto contorni quasi comici, il maestro giapponese si sarebbe letteralmente tappato la bocca, mentre il traduttore tentava di correre ai ripari con un emblematico "non avete sentito niente" rivolto alla platea ormai in fermento.
L'assenza di registrazioni ufficiali del momento esatto lascia spazio a diverse interpretazioni: potrebbe trattarsi di un genuino "scivolone" comunicativo, di un errore di traduzione o persino di un fraintendimento collettivo. Ciononostante, la notizia ha rapidamente fatto il giro del web, generando comprensibile entusiasmo tra gli appassionati.
Chrono Trigger rappresenta uno dei momenti più alti nella storia dei giochi di ruolo giapponesi. Pubblicato originariamente nel 1995 per Super Nintendo, il titolo nacque dalla collaborazione di menti geniali: Hironobu Sakaguchi (creatore di Final Fantasy), lo stesso Yuji Horii e Akira Toriyama (il celebre autore di Dragon Ball) per il design dei personaggi. Un dream team di sviluppo che produsse un'opera rivoluzionaria, caratterizzata da una narrazione sofisticata incentrata sui viaggi temporali, un sistema di combattimento innovativo e una colonna sonora indimenticabile firmata da Yasunori Mitsuda.
Le supposizioni sul possibile remake si sono naturalmente orientate verso l'utilizzo dello stile HD-2D, un approccio grafico che Square Enix ha perfezionato negli ultimi anni con titoli come Octopath Traveler e Live A Live. Questa tecnica, che fonde sprite bidimensionali con ambienti tridimensionali e moderni effetti di illuminazione, sembra particolarmente adatta a preservare l'estetica classica di Chrono Trigger aggiornandola per i sistemi moderni.
Square Enix ha mostrato negli ultimi anni una particolare predilezione per operazioni di recupero dei propri classici, sia attraverso remake completi (come quelli di Final Fantasy VII) sia attraverso remaster più conservativi. La possibilità che Chrono Trigger riceva lo stesso trattamento di Dragon Quest III HD-2D Remake appare quindi tutt'altro che fantasiosa, considerata l'importanza culturale del titolo e la sua persistente popolarità.
Va sottolineato che, nonostante la credibilità di Horii come fonte, senza una conferma ufficiale da parte di Square Enix questa rimane nel regno delle speculazioni. La storia dei videogiochi è piena di progetti mai annunciati o cancellati in fase di sviluppo, e l'entusiasmo preventivo potrebbe rivelarsi prematuro.
Ciò che è certo è che l'idea di un ritorno di Chrono Trigger in versione modernizzata ha toccato un nervo scoperto nei fan dei JRPG. Il titolo, con la sua narrazione incentrata sui paradossi temporali e le molteplici linee temporali, continua a rappresentare un punto di riferimento creativo per il genere, e la prospettiva di introdurlo a una nuova generazione di giocatori risulta indubbiamente affascinante.
Non resta che tenere d'occhio i prossimi eventi di Square Enix, nella speranza che questo apparente lapsus di Horii trovi presto conferma ufficiale. Nel frattempo, le comunità online continueranno a speculare su come potrebbe apparire un Chrono Trigger ripensato con tecnologie moderne, mantenendo al contempo l'anima che lo ha reso un classico senza tempo.