Il malware resta solo nella RAM e sfugge all'antivirus

I pirati del gruppo FIN7 stanno usando una tecnica di attacco che sfrutta strumenti residenti in memoria e gli antivirus non riescono a individuarlo.

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a cura di Marco Schiaffino

Attacchi sempre più sofisticati che riescono addirittura ad aggirare tutti i software antivirus e consentire ai cyber-criminali di prendere il controllo di un computer in una manciata di minuti. A utilizzarli è il gruppo di pirati informatici conosciuti come FIN7, specializzati in attacchi nei confronti di esercizi commerciali e in particolare di ristoranti.

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Un esempio della mail inviata da FIN7

Il loro obiettivo è quello di ottenere l'accesso ai computer che gestiscono i pagamenti via carta di credito e per farlo hanno messo a punto un malware che è in grado di compromettere il PC utilizzando strumenti residenti esclusivamente in memoria e offuscati in maniera talmente efficace da passare inosservati anche ai controlli degli antivirus.

L'attacco viene portato attraverso un documento Word allegato a un messaggio di posta elettronica, che di solito propone al ristoratore l'acquisto di un servizio di catering o la prenotazione di una sala per un pranzo d'affari. Insomma: l'esca ideale per un commerciante. All'interno del file allegato, però, c'è un JavaScript che una volta attivato è in grado di avviare una serie di strumenti di hacking che permettono ai pirati di prendere il controllo del computer in remoto.

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Per evitare che il codice dannoso sia rilevato, utilizzano una tecnica già sfruttata in passato, cioè l'inserimento del codice ShellCode all'interno delle query DNS. Una tecnica che, secondo i ricercatori che hanno analizzato il malware, rende l'attacco estremamente difficile da rilevare.

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