Il Mi Piace domina, e il +1 reclama la testa di Twitter

Un'analisi di mercato fotografa la situazione dei cosiddetti social plug-in. Facebook domina, ma Google+ parte bene e supera Twitter nell'adozione da parte dei siti web.

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a cura di Manolo De Agostini

Google+ batte Twitter. È una vittoria simbolica, ma che in futuro potrebbe avere ripercussioni nel panorama dei social network. Stando a un report pubblicato da BrightEdge, un'azienda impegnata nel Search engine optimization (SEO), il tasto "+1" è già più comune all'interno dei siti di quello "tweet". L'analisi è stata effettuata su un campione di 10 mila siti. Davanti a tutti c'è Facebook, con il tasto Like al 10,8 percento, seguito da quello di Google+ al 4,5%. Twitter è solo al 2,1%.

"L'adozione del tasto Google +1 è balzata del 33 percento dalla seconda metà di giugno e ha passato il 4 percento dei siti analizzati. Questa base impallidisce se paragonata al tasso di adozione dell'11 percento del tasto Like di Facebook", ha scritto BrightEdge.

Il valore del +1 di Google è ancora tutto da verificare, oggi sembra ridotto, e non è chiaro se in futuro influenzerà i risultati delle ricerche. La stessa azienda, per bocca del portavoce Jim Prosser, ha dichiarato che attualmente prevede modifiche al sistema di ranking, ma questo non esclude che i dati raccolti non saranno usati.

BrightEdge ha anche rilevato che circa la metà dei siti analizzati ha collegamenti nelle pagine principali a Facebook (47,4%), mentre Twitter segue con il 41,8%. Youtube è terzo con il 16,75%.

Complessivamente tutti hanno la possibilità di migliorare. Il 51 percento dei siti analizzati non ha tasti di alcun tipo per il collegamento ai social network. Un altro aspetto su cui potrà contare Google+ per spiccare il volo sono le imprese. Portare le aziende sul servizio rappresenta un'ottima possibilità di crescita, Facebook ne è la dimostrazione.

Alcune grandi realtà come Ford si sono fiondate immediatamente sul nuovo mezzo di comunicazione, smaniose d'interagire con i propri clienti. Tuttavia è proprio da Google che è arrivato l'altolà. La casa di Mountain View non ritiene il servizio pronto per le imprese e sta lavorando per presentare delle modifiche specifiche nel corso dell'anno.

Secondo Christian Oestlien, sviluppatore del progetto Google+, la casa di Mountain View farà dei test nei prossimi mesi con un piccolo gruppo di aziende e marchi, in modo da capire come interagiscono gli utenti tramite le cerchie di Google+ e la funzione di stream dei contenuti. Fino al completamento delle modifiche, Google+ rimane una soluzione prettamente consumer. A Mountain View vogliono fare un passo alla volta, la strategia Facebook insegna.