Il router imita il Kinect, la casa si controlla con i gesti

I ricercatori della University of Washington hanno creato WiSee, un sistema che sfrutta le onde wireless per trasformare le abitazioni in dispositivi in grado di riconoscere i gesti degli utenti. La tecnologia sfrutta l'effetto Doppler e usa soltanto un router modificato.

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a cura di Roberto Caccia

Un router modificato e alcuni dispositivi wireless possono trasformare una casa intera in un dispositivo in grado di riconoscere i gesti degli utenti. L'invenzione della University of Washington sembra fantascientifica, ma in realtà il principio usato è molto semplice.

WiSee, questo il nome scelto dai ricercatori per questo progetto, sfrutta il cosiddetto effetto Doppler per analizzare i segnali wireless e i cambiamenti di frequenza che avvengono quando le onde incontrano un ostacolo o un oggetto. Grazie a un apposito ricevitore si possono misurare le fluttuazioni del segnale e tradurle in gesti, che possono essere eseguiti per amministrare i vari dispositivi tecnologici che usiamo quotidianamente.

Il segreto di WiSee è l'analisi dei cambiamenti di frequenza delle onde wireless

I ricercatori specificano che il ricevitore, che si può realizzare modificando un router wireless normalissimo, non solo è in grado di captare i cambiamenti di frequenza delle onde ma riesce anche a riconoscere la maggior parte dei segnali wireless di dispositivi come smartphone e computer portatili. Questo significa che chi vive in una casa moderna avrebbe bisogno soltanto del router modificato per sfruttare la tecnologia di WiSee.

Ovviamente per un funzionamento corretto sono necessarie alcune antenne, ma tutto sommato si tratta di un fastidio minore rispetto all'installazione di vari Kinect in giro per l'abitazione. Inoltre l'uso di più antenne permette di orientarsi sui movimenti di un utente specifico, consentendo l'uso di WiSee a più persone nello stesso ambiente e nello stesso istante.

Chiaramente i ricercatori hanno previsto anche un sistema per evitare attivazioni accidentali, o per prevenire l'uso di WiSee da parte dei propri ospiti. Per questo motivo prima d'impartire un comando bisognerà eseguire una combinazione di gesti. In parole povere la versione gestuale del blocco tastiera che impostiamo sui nostri smartphone.

Attualmente WiSee riesce a riconoscere nove gesti diversi, che vanno da operazioni semplici come far finta di spingere o di tirare qualcosa ad altre più complesse, come in una sorta di partita virtuale a bowling. I test condotti dai ricercatori hanno permesso a cinque utenti di provare il sistema eseguendo 900 gesti in un ambiente con due camere da letto. WiSee è riuscito a riconoscere il 94% dei comandi impartiti dagli utenti.

Ovviamente il primo settore in cui si potrebbe sfruttare questa tecnologia è la domotica, con case intelligenti in grado di gestire l'illuminazione, i sistemi di allarme e gli impianti audio e video con pochi semplici gesti. Tuttavia WiSee potrebbe essere usato in molti altri campi, per esempio con i videogiochi o come sistema per garantire la tutela dei più anziani e delle persone con difficoltà motorie. Tutto questo senza avere l'occhio indiscreto delle telecamere puntato perennemente all'interno della propria abitazione. Vi piacerebbe abitare in una casa con una tecnologia simile?