L'Olanda è ufficialmente la prima nazione europea ad aver approvato una legge sulla neutralità della Rete. L'iter legislativo iniziato a giugno si è finalmente concluso martedì scorso con il voto del Senato. La normativa è piuttosto articolata ma nella sostanza si parla della salvaguardia di Internet quanto ad accessibilità e sicurezza. Tutti i desideri del movimento locale Bits of Freedom si sono avverati, e a questo punto è probabile che le campagne a favore dei diritti digitali proseguiranno oltreconfine.
La legge sulla neutralità della Rete proibisce a tutti gli Internet Provider di interferire con il traffico dati generato dai rispettivi clienti/utenti. Ciò vuol dire che non potranno essere attivati filtri per peer-to-peer o blocchi ad eventuali applicazioni - come esempio il VoIP.
Net Neutrality
"Gli ISP non decideranno il prezzo degli abbonamenti Internet in relazione ai servizi e alle applicazioni che vengono offerte o usate attraverso questi servizi", si legge nel testo della legge.
Inoltre non saranno consentite in alcun modo disconnessioni, intercettazioni o monitoraggio dei comportamenti online. Ovviamente nel caso di frode, mancati pagamenti o ordini del giudice i provider saranno liberi di comportarsi come sempre e nel rispetto delle policy contrattuali.
La gestione del traffico sarà tollerata solo in caso di congestioni o per motivi di sicurezza. Il cosiddetto deep packet inspection (DPI) verrà considerato illegale e potrà essere attivato solo ed esclusivamente con il consenso dell'utente.
Da rilevare inoltre che questa legge rispetta pienamente la normativa Europea sulle Telecomunicazioni. A livello mondiale l'Olanda si affianca così accanto al Cile, che a luglio ha approvato per prima una normativa di questo genere.