iTunes cloud meglio di Amazon: ecco perché

Apple è a un passo dal rilascio del servizio iTunes cloud. Reuters conferma e All Things Digital aggiunge dettagli. L'accordo con le major è fondamentale per fornire un servizio di qualità. Amazon di fatto fa file-hosting.

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a cura di Dario D'Elia

Apple pare essere pronta a inaugurare il suo servizio cloud, che consentirà agli utenti iTunes di creare un archivio musicale online accessibile in remoto. La conferma giunge da Reuters, che avrebbe avuto conferma della fase lavori da almeno due fonti vicine al colosso di Cupertino.

iTunes cloud

La differenza sostanziale rispetto a Amazon Cloud Drive è che Apple potrebbe strappare degli accordi licenziatari alle major discografiche. Com'è risaputo la trattativa prosegue da tempo.

Secondo Peter Kafka di All Things Digital però la svolta è vicina: in questi mesi sarebbero stati siglati almeno due contratti con due delle quattro etichette di riferimento del mercato (Universal Music Group, Warner Music Group, Sony e EMI). Proprio in queste ore il responsabile contenuti Apple starebbe cercando di finalizzare gli accordi con le rimanenti.

Tutte le fonti in ogni caso parlano della possibilità di uplodare la propria collezione musicale su iTunes e di riprodurla via Internet su ogni tipo di dispositivo. Il coinvolgimento delle major consentirebbe poi di realizzare una migliore interfaccia, disporre di qualità audio superiore e altre funzioni avanzate. 

Ovviamente è difficile comprendere come possa una licenza interferire su questi parametri, ma probabilmente la chiave è nella gestione del sistema. Pare che il cloud di Apple si baserà sulla capacità di riconoscere le tracce possedute dagli utenti e il conseguente sblocco delle copie master presenti sui server. Insomma, non è che gli utenti riproducono in remoto l'esatto file che è stato uplodato, bensì una "versione ufficiale" certificata dalle major.

Amazon Cloud Drive infatti funziona come un semplice servizio di file-hosting.