La Francia vuol tassare Google, idea balzana?

Sarkozy pensa di poter ottenere anche 20 milioni di euro all'anno tassando le web company statunitensi che operano in Francia; l'obiettivo è contenere gli effetti della pirateria online.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

La Francia si prepara a tassare le entrate pubblicitarie dei colossi come Google per recuperare le finanze sottratte dalla pirateria online. La tassazione, però, non piace alla dirigenza di Mountain View: secondo il direttore degli affari pubblici di Google France potrebbe crearsi un rapporto di contrasto tra Cultura e mondo della Rete.

Nicolas Sarkozy

La questione di fondo, però, è che aziende come Google, Yahoo ed ad esempio Facebook pur essendo leader nei mercati esteri effettuano le relative denunce fiscali esclusivamente nel paesi dove hanno sede. La Commissione Zelnik, incaricata dal Presidente Sarkozy di individuare una soluzione al problema della retribuzione dei detentori di copyrigh e fornitori di contenuti, pensa quindi di risolvere la querelle con una tassa, un nuovo sistema di negoziazione dei diritti e rinnovata attenzione nei confronti della libera concorrenza online. Google, non a caso, rischia un'indagine per abuso di posizione dominante nel mercato pubblicitario.

Sarkozy è convinto di poter raccogliere tra i 10 e i 20 milioni di euro all'anno, da giocare poi sul tavolo della cultura. Patrick Zelnik, che presiede l'omonima Commissione ed è AD dell'etichetta indipendente Naïve, ha proposto la tassazione dei link sponsorizzati e dei banner solo ed esclusivamente per i siti ad alto traffico - come appunto i grandi portali e siti di proprietà statunitense.