La Lega Serie A di Calcio fa chiarezza sui diritti Dahlia

Il dibattito sui diritti TV legati al Calcio di Dahlia ha convinto la Lega Serie A a fornire spiegazioni. A suo parere è falso affermare che durante l'assemblea sia stata messa ai voti la proposta di cedere i diritti delle otto squadre di Serie A a Mediaset, che non ha presentato alcuna offerta.

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a cura di Dario D'Elia

La Lega Serie A di Calcio è intervenuta sulla questione Dahlia TV per fare chiarezza e smarcarsi di ogni accusa di sudditanza nei confronti di Mediaset. Venerdì scorso, in base alle rivelazioni de Il Sole 24 Ore, abbiamo scoperto che l'offerta di Europa 7 per i diritti TV sul Calcio di Dahlia è stata rigettata (Europa 7 senza Calcio, la Lega vuole Mediaset).

Dahlia TV

"Non risponde al vero che l'offerta non ritenuta congrua dalla Lega Serie A fosse di 5,2 milioni di euro. L'assemblea, come indicato dall'Autorità Antitrust, ha potuto prendere in considerazione solo l'offerta pervenuta da Centro Europa 7 per la licenza dei diritti relativi alla parte residua della stagione di Serie A in corso (100.000 euro), valutandola non congrua", si legge nel comunicato ufficiale.

"Anche considerando l'offerta complessiva fino al termine della stagione 2011/2012 (4,2 milioni di euro), non si tratta affatto della stessa cifra per la quale "la Lega sarebbe stata disposta ad aderire al proge tto della nuova Dahlia".

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Al centro della questione "due percorsi di natura sostanzialmente diversa ed assolutamente non comparabili tra loro". Da una parte una soluzione a tutela dei consumatori con la creazione di un "canale Lega" e condivisione ricavi con un broadcaster, dall'altra "la licenza pura e semplice dei diritti ex Dahlia, in cambio di un corrispettivo fisso".

Ebbene, come sappiamo il tutto si è risolto con un nulla di fatto. "È falso e gravemente tendenzioso affermare che durante l'assemblea sia stata messa ai voti la proposta di cedere i diritti delle otto squadre di Serie A a Mediaset, che non ha presentato alcuna offerta". 

"Al contrario: una volta deliberata la non assegnazione dei diritti all'esito della trattativa privata, la Lega ha considerato l'opportunità di esercitare autonomamente i diritti rimasti in suo possesso, qualora vi fossero state le condizioni tecniche e normative per la distribuzione di un proprio canale su una delle pochissime piattaforme teoricamente disponibili, tanto in modalità digitale terrestre quanto IPTV. L'assemblea ha peraltro ritenuto di non poter procedere in questa direzione, riservandosi ogni più ampia determinazione in merito".

Detta tutta il dibattito (online e sui media) di questi giorni ha marginalmente sfiorato le partite di Serie A. Ciò che realmente ha preoccupato è l'esito delle trattative riguardanti la Serie B. Vedremo nei prossimi giorni quale sarà l'epilogo.