La Mappa dell'intolleranza italiana è un tweet allo stomaco

Vox, l'osservatorio italiano sui diritti, ha pubblicato la Mappa dell'intolleranza italiana basata sull'analisi di quasi 2 milioni di tweet.

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a cura di Dario D'Elia

La "Mappa dell'intolleranza" disegna un'Italia razzista, misogina e ignorante. Difficile riconoscersi in pieno. Eppure quello di Vox, l'osservatorio italiano sui diritti, è uno scatto su quasi 2 milioni di tweet che sono stati scambiati nel Belpaese da gennaio ad agosto 2014. Magari non saranno rappresentativi della maggioranza degli italiani, ma mettono a fuoco un trend.

misoginia

Misoginia

Il progetto mira a identificare le zone dove l'intolleranza è maggiormente diffusa, concentrandosi su 5 gruppi: donne, omosessuali, immigrati, diversamente abili ed ebrei. 

"Cercando di rilevare il sentimento che anima le communities online, ritenute significative per la garanzia di anonimato che spesso offrono (e quindi per la maggiore libertà di espressione) e per l'interattività che garantiscono", spiega la nota di presentazione.

Le mappe finali sono il frutto di un vasto lavoro di ricerca e di analisi dei dati. Il team è partito dall'identificazione dei diritti e dal loro mancato rispetto grazie agli studi del dipartimento di Diritto Pubblico italiano e sovranazionale dell'Università degli Studi di Milano. Poi hanno proceduto con l'elaborazione di una serie di parole "sensibili" con l'aiuto del dipartimento di Psicologia dinamica e clinica della Facoltà di Medicina e Psicologia, Sapienza Università di Roma. Infine è avvenuta la mappatura vera e propria dei tweet, grazie a un software progettato dal Dipartimento di Informatica dell'Università di Bari.

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I dati infine sono stati analizzati statisticamente "ed elaborati da un punto di vista psico-sociale" dal team della Sapienza, dando vita alla Mappa dell'Intolleranza.

Le aree rosse si sono contraddistinte per il numero di tweet negativi mentre quelle neutre semplicemente per un rate inferiore - non per la totale assenza.

Complessivamente Vox ha rilevato una polarizzazione dell'intolleranza al Nord e al Sud; Toscana, Umbria, Emilia- Romagna hanno generato pochi risconti. L'antisemitismo invece pare concentrarsi al centro Italia, con il Lazio in testa.

"Il secondo dato preoccupante riguarda la misoginia, sulla quale si concentra la maggiore proliferazione di tweet intolleranti. Il numero di tweet contro le donne, infatti, in 8 mesi è arrivato a 1.102.494, con 28.886 tweet geolocalizzati", si legge nel rapporto.

La mappa sarà donata ai comuni, alle Regioni, alle scuole, "a chiunque abbia bisogno di fare un'efficace azione di prevenzione sul territorio".