La Procura di Roma sulle tracce di Italia-programmi.net

La Procura di Roma sta indagando sulla truffa di Italia-programmi.net, che promette software falsamente gratuito. Al momento è stato individuato un conto corrente cipriota che potrebbe portare direttamente ai responsabili dell'attività.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

La Procura di Roma ha avviato un'inchiesta per truffa a carico di Estesa Limited, il gestore di Italia-programmi.net. Ormai sono mesi che si parla di questi truffatori, praticamente da quando un altro furbetto è caduto in trappola. Infatti proprio a giugno (Sconfitto Easydownload, ecco Italia-programmi.net), l'Antitrust è stata informata del fatto che una piattaforma di download software sbandierava falsi servizi gratuiti

"Secondo le denunce ricevute (consumatori e ADUC, NdR), digitando sul motore di ricerca Google il nome di un determinato software, in particolare l'antivirus Avira, accompagnato dalle parola gratis o gratuito o free, appariva come primo risultato il link www.italia-programmi.net. Selezionando il link, il consumatore veniva indirizzato ad un sito dove sotto la dicitura Scaricalo Subito era richiesto di fornire dati personali utili alla registrazione", spiegava l'AGCM nel suo comunicato ufficiale di luglio.

Italia-Programmi. net

"Una volta inseriti i propri dati, il consumatore sottoscriveva sostanzialmente a sua insaputa, un contratto biennale con la società Estesa Ltd, con sede nella Repubblica delle Seychelles, per la fornitura di software al costo annuale di 96 euro da pagare anticipatamente una volta l'anno. La pagina di registrazione riportava i termini dell'abbonamento con un'evidenza grafica non sufficiente ad una loro immediata percezione. In sostanza il consumatore era indotto a credere che si trattasse di un servizio gratuito".

La Polizia va a Cipro - Clicca per ingrandire

Dopodiché decorso il tempo per il recesso la società Estesa Ltd, come tutti sanno, inizia a sollecitare i pagamenti e minacciare azioni legali in caso di mancato adempimento.

I pubblici ministeri Maria Teresa Gregori e Nicola Maiorano del pool della criminalità informatica del procuratore aggiunto Nello Rossi hanno deciso di attivare quindi la polizia postale per gli accertamenti. Al momento infatti l'unica presa di posizione ufficiale è quella del Garante del Mercato, che ha intimato lo stop di ogni attività per pratica commerciale scorretta.

Forse però siamo vicini a una svolta, perché gli inquirenti hanno individuato un conto corrente cipriota che potrebbe consentire di risalire ai responsabili dell'attività.