La sigaretta elettronica salverà i fumatori: prime conferme

Il primo studio pilota dell'Istituto europeo di oncologia sulle e-cig senza nicotina ha dato ottimi risultati.

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a cura di Dario D'Elia

Le sigarette elettroniche senza nicotina non hanno effetti collaterali per la salute e fanno smettere di fumare, almeno secondo il primo studio compiuto dall'Istituto europeo di oncologia, Ospedale San Raffaele e Centro Cardiologico Monzino.

Scoperta prevedibile potrebbero pensare in molti, ma secondo i medici non era scontato. Tanto più che l'Istituto europeo di oncologia ha deciso di rilanciare e avviare a gennaio un'altra ricerca della durata di 5 anni su tutti gli effetti della e-cig, psicologici e medici che siano. Rientrerebbe nel più grande progetto Cosmos (Continuous observation of smoking subjects).

Chi ha già tradito le bionde?

"Abbiamo deciso di arruolare 200 fumatori che saranno seguiti per 6 mesi, valutati dopo un anno e poi monitorati per 5 anni, all’interno del progetto Cosmos", ha dichiarato Giulia Veronesi, Direttore Unità di Ricerca Diagnosi Precoce e Prevenzione Tumore Polmonare dello Ieo. 50 volontari riceveranno e-cig senza nicotina, 50 avranno e-cig con nicotina, 100 saranno lasciati senza e-cig. Alla fine del ciclo di studio sarà valutato ogni parametro comportamentale, clinico e psicologico.

Lo studio pilota appena concluso su 65 pazienti, con tumore al polmone o problemi cardiaci, si è basato sul monitoraggio per sei mesi della fruizione di sigaretta elettronica senza nicotina (tobacco free cigarettes). Il 60% ha smesso di fumare, mentre fra quelli che non hanno usato la e-cig hanno smesso solo il 32%. Nella peggiore delle ipotesi è stato registrato un calo dei consumi delle sigarette tradizionali.

Uno fra i più grandi sostenitori di questo strumento elettronico è Umberto Veronesi, direttore scientifico dello Ieo. Durissime le sue parole contro la tassazione del 58 per cento che ha fatto sparire molti produttori. "Certo lo Stato ci guadagna di più con le sigarette tradizionali, lucra su questa tragedia, ma poi è costretto a spendere ogni anno tre miliardi per curare i 50 mila tumori che si sviluppano in Italia a causa del fumo", ha puntualizzato l'oncologo.

Veronesi sembrerebbe guardare di buon occhio anche la sigaretta elettronica con nicotina, perché di fatto è la combustione del tabacco tradizionale ad alimentare i maggiori rischi oncologici. Di diversa opinione invece Carlo Cipolla, direttore della Cardiologia all’Istituto europeo di oncologia. "La sigaretta elettronica con la nicotina resta dannosa. Va sconsigliata. In questo non sono d’accordo con Umberto Veronesi", ha commentato lo specialista. Carlo Cipolla.

"Dal mio punto di vista la nicotina nella sigaretta elettronica potrebbe causare più danni rispetto a quella del tabacco. L’assorbimento della nicotina infatti è lento e graduale se si fuma tabacco. Ma può essere estremamente rapido e concentrato con il fumo elettronico. Abbiamo già registrato nei pronto soccorso casi di tachicardia e aritmia causati da un’intossicazione di nicotina a vapore".

Com'è risaputo la sigaretta dà due tipi di dipendenza. "La prima viene dalla nicotina, e svanisce se si supera senza fumare un periodo critico che va da diverse ore a diversi giorni. Poi c’è la dipendenza psicologica e gestuale, che può essere vinta con la sigaretta elettronica senza nicotina, come abbiamo dimostrato", ha concluso Cipolla.