La tassa sugli abbonamenti dei cellulari va pagata!

L'Agenzia delle Entrate ha confermato ancora una volta che tutti devono pagare la tassa di concessione governativa (TCG) sugli abbonamenti dei cellulari. Anche le amministrazioni locali; le uniche esentate solo le istituzioni statali.

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a cura di Dario D'Elia

L'Agenzia delle Entrate ha ribadito che la tassa di concessione governativa (TCG) sugli abbonamenti dei cellulari è obbligatoria sia per gli utenti comuni che le amministrazioni pubbliche. Il comunicato relativo alla risoluzione n.9/E, diffuso ieri dall'Agenzia, ha colto le associazioni dei consumatori in contropiede. 

Dopo l'entrata in vigore del  "Codice delle Comunicazioni" (Dlgs n.259/2003), e quindi il recepimento dei principi comunitari sulla liberalizzazione delle TLC, si pensava che la tassa stesse per capitolare. Tanto più che lo scorso anno le Commissioni Tributarie di più Province hanno iniziato ad accogliere i ricorsi di numerosi Comuni (Tassa sulla telefonia mobile: chi fa ricorso vince).   

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L'Agenzia delle Entrate però ha ricordato che se da una parte "è stato espressamente  abrogato l'art. 318 del Dpr n.156/1973, che disciplina la licenza di esercizio" dall'altra "non è stata in alcun modo alterata l'efficacia dell'articolo 21 della Tariffa allegata al Dpr n.641/1972". In pratica quest'ultima norma "prevede il pagamento della tassa di concessione governativa a fronte del rilascio della licenza o documento sostitutivo per l'impiego di apparecchiature terminali per il servizio radiomobile pubblico terrestre di comunicazione". 

Senza contare che la legge 244 del 2007 esenta i non udenti dal pagamento del tributo e ne conferma l'obbligo per gli altri. In ogni caso il Codice delle Comunicazioni asserisce che nella sua attuazione non devono esservi nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato. Cosa per altro impossibile se la tassa fosse eliminata.

Infine, sempre secondo l'Agenzia, è bene differenziare le amministrazioni pubbliche statali da quelle di altro tipo. "La risoluzione n.55 del  2005 chiarisce, infatti, che le amministrazioni statali, essendo diretta emanazione dello Stato titolare di ogni diritto e facoltà, come quest'ultimo non necessitano di apposite autorizzazioni per l'esercizio di determinate attività", conclude il comunicato. 

I Comuni e altre istituzioni invece sono obbligate al pagamento del tributo in quanto “dotate di autonomia politica, amministrativa e finanziaria, e quindi distinti ed autonomi rispetto alle Amministrazioni dello Stato".

La TCG è di 12,91 euro mensili per gli abbonamenti business e 5,16 euro per gli abbonamenti privati.