Legge ammazza-fax al Senato: nuova battaglia

Un gruppo di senatori ha deciso di lottare per la legge ammazza-fax.

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a cura di Dario D'Elia

La battagli anti-fax proseguirà in Senato su iniziativa del senatore Francesco Russo (PD) e altri colleghi. Dopo la bocciatura dell'emendamento Coppola alla Camera, ecco riaccendersi la questione nel secondo ramo del Parlamento.

"Questo perché l'eccesso di burocrazia, insieme alle remore di un Paese che a volte sembra andare fiero del suo essere tecnologicamente un po' nostalgico, può essere un vero e proprio tappo che blocca energie e risorse, limitando lo sviluppo", sostiene Russo.

E poi che farne della carta per i fax?

D'altronde lo scopo della proposta di Coppola, come ricorda il senatore, "era di accelerare la digitalizzazione dei processi della PA, spingendola ad avvalersi di strumenti più efficienti ed innovativi e a ridurre il consumo di carta che negli uffici pubblici è ancora oggi altissimo".

Ormai è diventata una battaglia non solo per il risparmio, ma anche di stampo ideologico. Possibile che l'Italia non riesca a liberarsi di strumenti obsoleti e inefficienti? Tanto più che le norme che prevedono il passaggio al digitale esistono dal 2005.

"Argomenti come il ruolo salvifico del fax in caso di interruzione di internet o la inadeguata preparazione degli uffici ci paiono, francamente, un po' limitanti per un'economia che vuole crescere e per un Paese che vuole definitivamente entrare nel nuovo Millennio", conclude il senatore Russo.

"Continueremo il duello al Senato perché uno Stato efficiente necessita di strumenti all'avanguardia e personale aggiornato e non può che cominciare a cambiare dalla sua Pubblica Amministrazione".

Diciamo che per ora basterebbe almeno risolvere la questione fax.