Legge italiana per censurare la pornografia online

Un disegno di legge propone l'oscuramento di tutti i contenuti pornografici su Internet

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a cura di Dario D'Elia

Un Senatore del Popolo delle Libertà, Alessio Butti, ha proposto un disegno di legge denominato "Norme per la corretta utilizzazione della rete Internet a tutela dei minori" che prevede, fra le tante norme, l'oscuramento dei siti internet che contengono materiale pornografico o offensivo del buon costume. Insomma, sebbene i disegni di legge abbiano bisogno comunque dell'approvazione del Parlamento, è evidente che una proposta di questo genere sia destinata a far discutere.

Già, perché nel testo Butti sembra aver dimenticato di mettere su piani diversi la pornografia e la pedo-pornografia. E non si tratta di fantasiose interpretazioni perché nell'Articolo 1 si legge:

1. È vietato istituire siti nella rete Internet i cui contenuti siano finalizzati, direttamente o indirettamente:

a) alla istigazione al consumo, alla produzione o allo spaccio di sostanze stupefacenti;

b) alla istigazione alla violenza e alla consumazione di reati;

c) alla divulgazione o alla pubblicizzazione di materiale pornografico o di notizie o di messaggi pubblicitari diretti all’adescamento o allo sfruttamento sessuale di minori di anni diciotto.

2. Chiunque viola i divieti di cui al comma 1 è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da 2.500 euro a 50.000 euro.

Ecco quindi divulgazione e pubblicizzazione trattate in modo analogo, e pornografia (generica) alla gogna poiché nell'Articolo 3 vi è una deroga: "L'autorità per le garanzie nelle comunicazioni può autorizzare la diffusione di siti della rete Internet i cui contenuti siano parzialmente simili a quelli vietati ai sensi dell'articolo 1…". Come a sottolineare che qualcuno deciderà sulla tollerabilità o meno di determinati contenuti e di conseguenza alla loro censura.

Insomma, se Butti si riferisse solo ed esclusivamente a tutto il materiale pornografico diretto all'adescamento – scelta a tutti gli effetti condivisibile - perché ci sarebbe bisogno di un ulteriore riferimento a contenuti "parzialmente simili". Cosa sono i contenuti parzialmente simili? E perché nell'Articolo 2 si legge che "L’autorità giudiziaria dispone l’oscuramento dei siti della rete Internet i cui contenuti sono palesemente illeciti o offensivi del buon costume o tali da attentare all’ordine pubblico?"