Lenti a contatto capaci di proiettare immagini direttamente sulla retina. Questa è l'ultima invenzione di un gruppo di ricercatori della Washington University, che hanno sottolineato anche come i primi test si siano dimostrati sicuri ed affidabili (sugli animali). Insomma nessun rischio per la vista, almeno per il momento.
È evidente che la realizzazione di lenti di questo genere potrebbe portare a una vera e propria rivoluzione: dalla scomparsa dei monitor, all'utilizzo continuo della realtà aumentata a videogiochi e film sempre più coinvolgenti. Ovviamente bisognerà attendere ancora un po' di tempo per trasformare questo in realtà , ma la strada è segnata.
Le cyber-lenti
Uno degli attuali difetti è legato all'esigenza di una sorgente di alimentazione vicina: il modulo wireless deve stare a pochi centimetri dalle lenti. Per di più il micro-circuito integrato nelle lenti è sufficiente solo per gestire un LED, niente di più. Domani però centinaia di pixel potrebbero trovare ospitalità sulle lenti flessibili per creare immagini olografiche.
Lenti a contatto - Clicca per ingrandire
"Il nostro prossimo obiettivo è di incorporare testo predeterminato sulle lenti a contatto", ha dichiarato il professor Babak Praviz, leader del gruppo. Già perché il problema della messa a fuoco di un'immagine così vicina è già stato brillantemente risolto. Con l'aiuto dei colleghi della finlandese Aalto University, si è riusciti a intervenire sulla distanza focale semplicemente alterando forma e struttura della lente. Per quanto riguarda invece i micro-circuiti si è lavorato su nano-scala: si parla di mille volte in meno rispetto allo spessore di un capello.
Parlare di costi è prematuro, ma non osiamo immaginare quanto potrebbe far piangere perdere una cyber-lente.