L'epico problema di Google

EPIC ha sporto denuncia contro Google, con argomenti che mettono a rischio l'idea stessa di cloud computing.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

EPIC (Electronic Privacy Information Center) ha chiesto ufficialmente alla Federal Trade Commission di aprire un fascicolo sulla sicurezza di Google, che ritiene per lo meno sospetta.

Il pomo della discordia è il cloud computing di Big G, uno degli ambiti sui quali si sta investendo di più in questi anni; tocca da vicino GMail, Google Docs, Picasa e tutte le applicazioni online di Google.

EPIC, in passato, si era scagliata contro Microsoft, con tanta efficace da costringere l'azienda di Redmond a rivedere, ed annulare, alcuni dei suoi piani di allora, come il progetto HailStorm. Si tratta, quindi, di una situazione da non sottovalutare.   

Le accuse contro Google partono da una recente falla scoperta in Google Docs, che ha permesso di rivelare lo 0,5% dei documenti degli utenti.  Il problema è stato prontamente risolto da Google, ma EPIC è già sul piede di guerra, e a quanto pare non ha intenzione di fermarsi.

0,5% delle informazioni e correzione quasi istantanea. Era il caso di alzare tanta polvere?

"Pratiche di sicurezza inadeguate" che evidenziano i "rischi dei servizi di Cloud Computing in generale". Insomma, ci vanno giù pesante, quasi che volessero vedere la fine di Google, prima, e del cloud computing poi, nella denuncia di 15 pagine che hanno depositato (pdf).

Le richieste sono esorbitanti: EPIC vuole praticamente che Google rinunci ai servizi di Cloud Computing (addio a GMail?), e che versi 5 milioni di dollari in un fondo per la ricerca sulla privacy.

Verrebbe da ridere, se non fosse che qui si sta mettendo in discussione il concetto stesso di cloud computing, sul quale tutti i grandi attori della rete stanno puntando. C'è Microsoft, ma anche Sun, IBM, Adobe, solo per citare i principali.

Se Google perde, chi avrà il coraggio di riprovarci? Se la FTC apre davvero l'indagine, come richiesto, potrebbe essere l'inizio di un periodo davvero turbolento. Sappiamo che aziende e sviluppatori sono costantemente al lavoro per risolvere tutti i problemi legati alla privacy, e, fino ad oggi, ci sembrava sufficiente.

La denuncia di EPIC cambierà il futuro della rete?