L'UE e Microsoft: il problema? Manca il dialogo

La Commissione Europea e Microsoft sempre sulle stesse posizioni: non si parlano ed è questo il vero problema

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a cura di Manolo De Agostini

La battaglia tra Microsoft e la Commissione Europea fa segnare un nuovo capitolo: l'azienda di Bill Gates ha rilasciato un atteso comunicato in cui chiede chiarezza all'UE.

Il punto rimane sempre lo stesso: l'Unione Europea ha capito che il mondo dei sistemi operativi vige in una sorta di monopolio e sta cercando di aprire il mercato imponendo a Microsoft di rivedere le proprie tariffe sulle licenze per sviluppare su Windows, in modo che tutti possano accedere e lavorare al meglio su un sistema ritenuto troppo chiuso.

La diatriba va avanti dal 2004 e fino a oggi ci sono state tante belle parole e poca sostanza.

Per assentire alle decisione del 2004 della Commissione Europea, Microsoft creò il Workgroup Server Protocol Program (WSPP) per licenziare le proprie tecnologie, ma secondo l'UE questo non è sufficiente. La decisione dell'UE ordina a Microsoft di rendere le sue tecnologie Windows Server protocol disponibili in termini "ragionevoli e non discriminatori". Il problema attuale, come abbiamo già detto, si focalizza su quali prezzi che Microsoft deve applicare per far sì che siano ritenuti "ragionevoli".

Microsoft ha precisato per bocca di Brad Smith, Vice Presidente Senior e capo del dipartimento legale, che: "Continuiamo a lavorare per risolvere questi recenti problemi. Abbiamo bisogno di maggiore chiarezza su quali prezzi la Commissione vuole che applichiamo e crediamo che sia più facile procedere con una conversazione costruttiva piuttosto che con un'udienza formale".

Microsoft sta quindi ferma sulle sue posizioni e attende la contromossa della Commissione. Una nuova multa in arrivo? Forse, ma allo stato attuale questi proveddimenti non hanno avuto effetto. Neelie Kroes, Commissionario Europeo Antitrust, ha affermato che potrebbero essere necessari non meglio precisati cambiamenti strutturali. BetaNews ricorda quando nel 2000 fu ordinato a Microsoft negli Stati Uniti di dividersi in due aziende, decisione poi respinta in appello. Questa volta sarà l'UE a prendere una decisione di questo tipo? Staremo a vedere...