Maxi-truffa milionaria ai danni di Telecom, Vodafone e H3G

La Guardia di Finanza ha scoperto una truffa informatica da decine di milioni di euro. La cyber-banda attivava promozioni non autorizzate su utenze di telefonia mobile, vendeva il credito acquisito illegalmente e veicolava il traffico verso numerazioni a valore aggiunto di società compiacenti.

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a cura di Dario D'Elia

La Guardia di Finanza ha scoperto una maxi-truffa ai danni di Telecom, Vodafone e H3G. Dopo due anni di indagini è stata smantellata un'organizzazione criminale dedita all'abusiva intromissione nel sistema informatico e telematico degli operatori telefonici. La portata dell'operazione ha richiesto il coinvolgimento dei Militari del Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche di Roma e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, unitamente a Finanzieri dei Comandi Provinciali di Caserta, Milano e Alessandria - coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Napoli.

Truffa informatica

Nello specifico si è scoperto che la banda acquisiva e faceva un uso fraudolento delle credenziali di accesso riservate agli operatori di Call Center "per mezzo di key-logger e programmi atti al controllo remoto di postazioni informatiche". In questo modo attivava promozioni non autorizzate su utenze di telefonia mobile dei rispettivi operatori, "accese in favore di nominativi di fantasia e/o la cui identità è risultata utilizzata abusivamente".

La modalità consentiva una "monetizzazione", pressoché immediata, del traffico telefonico ottenuto poiché procedevano con la vendita diretta scontata del credito stesso, caricato su schede destinate a servizi telefonici ordinari (traffico voce, dati, etc.). Oltre a questo veicolavano il traffico "verso numerazioni a valore aggiunto di società compiacenti".

In questi giorni sono state eseguite su tutto il territorio nazionale circa 40 perquisizioni domiciliari e presso le postazioni di lavoro dei gestori di telefonia fissa e mobile, che ovviamente vengono considerati parti lese dell'attività criminosa.

"Le condotte contestate vanno dall'associazione per delinquere, all'abusiva introduzione nel sistema telematico dei diversi gestori di telefonia coinvolti, alla truffa informatica ai danni dei gestori. Il tutto per un danno economico ingente, stimato in decine di milioni di euro", conclude la nota della Guardia di Finanza.