Mediaworld e Feltrinelli: clausole vessatorie online

Il Garante del Mercato ha avviato una consultazione online per valutare alcune clausole per i contenuti digitali stabilite da Mediaworld.it e Feltrinelli.com. In pratica pare che i due colossi non forniscano alcun tipo di garanzia su giochi, musica, video ed e-book.

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a cura di Dario D'Elia

Mediaworld.it e Feltrinelli.com sono accusati di applicare clausole vessatorie ai clienti online. L'AGCM (Autorità Garante della concorrenza e del mercato) ha indetto consultazioni pubbliche per entrambi i casi, in modo che possa essere data la possibilità di esprimersi alle associazioni di categoria, alle Camere di commercio e alle associazioni dei consumatori. Da ricordare che per clausole vessatorie si intendono quelle indicazioni "presenti nei contratti conclusi tra il consumatore ed il professionista che, malgrado la buona fede, determinano a carico del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto", come riporta il codice del Consumo.

Le condizioni generali di fornitura di contenuti digitali (giochi, musica, video, e-book, etc) stabilite da Feltrinelli.com indica almeno tre clausole considerate discutibili. "30.- Il Servizio viene fornito nello stato in cui si trova senza garanzia d'alcun tipo e la sua funzionalità è subordinata al corretto utilizzo del medesimo da parte del Cliente [...] 31.- LaFeltrinelli sarà responsabile per ritardi o disservizi esclusivamente in caso di dolo o colpa grave direttamente riferibili a LaFeltrinelli. [...]", si legge nel documento di policy.

Il caso non è semplice

"32.- LaFeltrinelli non fornisce alcuna garanzia, comprese, senza limitazione, ogni implicita garanzia di commerciabilità, idoneità ad un particolare scopo e perfetto funzionamento del Servizio. L’intero rischio derivante dall’uso del Servizio è a carico del Cliente. In nessun caso LaFeltrinelli potrà essere ritenuta responsabile dei danni consequenziali, incidentali, indiretti o di ogni altro danno di qualsiasi tipo, ivi inclusi, in via esemplificativa, i danni dovuti ad un mancato profitto economico, all'interruzione dell’attività d’impresa, all’arresto di computer, al danneggiamento di hardware o software, alla perdita di informazioni o dati, o ogni altro danno, subiti dal Cliente in connessione con l’uso, o l’incapacità di utilizzo, del Servizio, anche nel caso in cui LaFeltrinelli fosse stata avvisata circa la possibilità del verificarsi di tali danni".

Analogamente Mediaworld.it, sempre per la distribuzione di contenuti online, prevede due clausole a dir poco criticabili. "[…] In nessun caso Mediamarket o i Distributori dei Contenuti saranno responsabili per danni di qualsiasi tipo e natura, inclusa perdita di dati, risultante dall’uso o incapacità di usare i Contenuti ed il servizio Net-Movie. Il Cliente quindi assume la responsabilità, manlevando incondizionatamente Mediamarket e i Distributori di Contenuti, per tutti i danni, costi, spese e conseguenze che quest’ultimo possa subire per l’uso dei Contenuti e del servizio Net-Movie da parte del Cliente in violazione della legge o delle presenti condizioni", si legge nel documento.

"I Contenuti sono forniti Come Sono ed i Distributori dei Contenuti espressamente dichiarano di non fornire alcuna garanzia e condizione, espressa, implicita o di legge, incluse, senza limitazione, le garanzie di commerciabilità, di idoneità per un particolare scopo, qualità soddisfacente e mancanza di difetti ed altre garanzie equivalenti secondo la legge di qualsiasi giurisdizione. I Distributori dei Contenuti non garantiscono o in altro modo affermano che i Contenuti saranno conformi ai requisiti richiesti dai Clienti".

Dopo la consultazione di 30 giorni l'AGCM si esprimerà sui casi.