Mercato Unico Digitale UE: Netflix per tutti e soldi per le Telco

La Commissione Juncker ha reso noti i settori d'azione per la realizzazione del Mercato Unico Digitale che cancellerà ogni confine nel settore.

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a cura di Dario D'Elia

La Commissione Juncker spinge l'acceleratore sulla creazione di un mercato unico digitale che possa eliminare ogni barriera territoriale ai servizi online e agevolare le consegne transfrontaliere di pacchi. Il collegio dei commissari ha avuto oggi una prima discussione sulla strategia per il mercato unico digitale, la cui presentazione è prevista per maggio. Sono state individuate anche le priorità per conseguire il risultato.

digital single market

Mercato Unico Digitale

"Sbarazziamoci di tutte le barriere che ci bloccano. Le persone devono poter attraversare liberamente i confini quando sono online, come già avviene offline", ha dichiarato Andrus Ansip, Vicepresidente responsabile per il Mercato unico digitale.

"Bisogna aiutare le imprese innovative a crescere in tutta l'UE, per evitare che restino confinate al loro mercato nazionale. Il percorso non sarà privo di ostacoli, ma abbiamo bisogno di un inizio ambizioso. L'Europa dovrebbe sfruttare pienamente i vantaggi dell'era digitale: servizi migliori, maggiore partecipazione e nuovi posti di lavoro".

Si parla quindi di fare una sintesi delle 28 normative diverse che riguardano i servizi di telecomunicazione, il diritto d'autore, la sicurezza informatica e la protezione dei dati. Si parla quindi di un migliore accesso ai beni e ai servizi digitali da parte di consumatori e imprese. Oggi le spese di consegna finiscono per essere superiori al prezzo effettivo dei singoli prodotti.

Mercato IT

"Troppi europei non possono utilizzare i servizi online disponibili in altri paesi dell'UE, spesso senza alcuna giustificazione, o sono reindirizzati verso un negozio locale con prezzi diversi. Una tale discriminazione non è concepibile in un mercato unico", si legge nella nota ufficiale. Lo stesso vale per le norme in materia di diritto d'autore che dovrebbero garantire un giusto equilibrio tra interessi degli autori e interessi degli utenti o dei consumatori.

Previsto anche un aggiornamento delle attuali norme in materia di telecomunicazioni e media, "perché siano più adatte a far fronte alle nuove sfide, in particolar modo per quanto riguarda i servizi utilizzati dai consumatori (ad esempio, il numero crescente di chiamate vocali via internet)". Anche lo spettro radio andrebbe gestito con un approccio europeo per promuovere un vero mercato unico con servizi paneuropei.

Infine si parla di garantire l'interoperabilità per le nuove tecnologie in i settori industriali (Industria 4.0). Senza contare l'uso dei big data e il cloud computing.

Per contestualizzare questi sforzi è sufficiente pensare ad esempio a servizi come Netflix, disponibile solo in alcuni paesi europei a causa della complessità dei regolamenti legati alle licenze e il diritto d'autore. Domani una piattaforma di questo tipo potrebbe sbarcare in Europa con un'unica singola mossa. Allo stesso tempo si legge fra le righe del progetto Juncker l'intenzione di sostenere gli operatori TLC impegnati nello sviluppo delle infrastrutture a scapito degli over-the-top.

"Tutti sanno che oggi tra i provider TLC e i service provider vi sono relazioni sbilanciate e bisogna trovarne di migliori", ha dichiarato tempo fa Andrus Ansip. "Finanziare le reti a banda larga è fondamentale". Il riferimento è esplicito.