Miss AI, questo concorso di bellezza è la cosa più cringe che vedrete oggi

Miss AI è il primo concorso di bellezza per intelligenze artificiali femminili che verranno giudicate non solo in base all'aspetto ma anche all'impatto sui social.

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a cura di Marco Silvestri

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In un mondo sempre più pervaso dall'intelligenza artificiale sta per nascere il primo concorso di bellezza dedicato alle modelle generate dall'IA che prenderà il nome di "Miss AI". La competizione consisterà in una sfida tra modelle IA che verranno giudicate non solo per il loro aspetto estetico, ma anche per la loro influenza sui social media. L'evento mira a sfidare i canoni della bellezza tradizionali e ad esplorare nuove frontiere nell'utilizzo dell'intelligenza artificiale, anche se in tutta onesta sembra una trovata piuttosto bizzarra.

L'obiettivo è valorizzare non solo la bellezza esteriore, ma anche l'abilità e la creatività dei creatori che si celano dietro queste AI

Le modelle partecipanti a Miss AI verranno giudicate seguendo criteri specifici che includono il numero di follower, la crescita del pubblico e l'efficacia nell'uso di piattaforme digitali come Instagram. Le valutazioni verranno emesse seguendo i criteri stabiliti dai regolamenti dei World AI Creator Awards (WAICA).

A tale scopo si è aperta una collaborazione tra WAICA e Fanvue, nota piattaforma che ospita modelli virtuali e influencer. Will Monanage, cofondatore di Fanvue, ha paragonato i WAICA agli "Oscar dell'economia dei creatori di AI". I premi per il creatore della Miss AI vincitrice sono molto interessanti 5.000 dollari in contanti, promozione esclusiva su Fanvue e un ulteriore pacchetto di servizi di PR del valore di oltre 5.000 dollari. La cerimonia di premiazione si svolgerà online il prossimo 10 maggio.

A far scalpore è anche il fatto che tra i giudici ci saranno diverse celebrità AI come Aitana Lopez ed Emily Pellegrini, entrambe note per il loro impatto sui social nel ruolo di modelle AI. Questa scelta solleva interrogativi sulla capacità degli algoritmi di valutare esteticamente i contendenti, testando i limiti dei concorsi di bellezza tradizionali, spesso criticati per i loro standard irrealistici.

La giudice Sally-Ann Fawcett si è detta speranzosa sul fatto che il concorso possa trasformare la percezione pubblica delle donne AI, evidenziando la diversità e le capacità uniche su cui possono contare queste figure.

Nel complesso, il concorso pone diversi interrogativi su come la bellezza e l'identità siano percepite nell'era digitale, facendo temere che l'intelligenza artificiale, nei prossimi anni, possa influenzare e persino trasformare gli standard della bellezza "reale". La creazione di modelli ispirati alla perfezione rischia di avere un effetto simile a quello dei filtri sui social e dei "ritocchi" fotografici che, se usati senza parsimonia, trasformano la percezione di ciò che vediamo e tendono ad eliminare le peculiarità, risultando in un concetto di bellezza standardizzato.