Nasce a Parma l'auto intelligente

L'auto che ci farà viaggiare tranquilli potrebbe nascere in Italia grazie a fondi europei.

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a cura di Pino Bruno

Un milione e 800 mila euro dall'European Research Council all'Università di Parma per realizzare l'automobile del prossimo futuro. Ci vorranno quindici anni. Sarà un'auto sicura per il guidatore e per gli altri automobilisti, grazie al sistema robotico in grado di vedere e procedere nella nebbia, suonare il clacson in caso di ostacolo, ma anche sterzare, frenare e pure inchiodarsi a terra se è il caso. E questo anche se chi guida sta dormendo. Il progetto finanziato dall'organismo europeo è del VisLab dell'ateneo parmense diretto da Alberto Broggi, l'ingegnere elettronico a cui si deve la realizzazione del progetto Argo, pietra miliare nella storia della robotica veicolare mondiale. L'idea era stata proposta al Ministero italiano per la Ricerca, ma era stato ritenuto "poco interessante".

L'obiettivo della Comunità europea, attraverso gli Erc Advanced Grant, è di promuovere ricerche di elevato interesse scientifico e strategico su temi proposti dai ricercatori stessi, selezionati in base alla leadership di oltre dieci anni nel proprio settore di ricerca. Un finanziamento cospicuo con il quale si conta di arginare l'emorragia di morti, feriti e anche soldi. Per le conseguenze di incidenti stradali,  secondo il White Paper, in Europa si sono avuti solo nel 2000, 40.000 morti e 1,7 milioni di feriti per lo più fra i 14 ed i 25 anni, e solo per costi diretti degli incidenti stradali, sono stati spesi  40 milioni di euro. Tre quattro volte di più per i costi indiretti, inclusi i danni fisici e psicologici. Le stime parlano di 160 milioni di euro,  pari al due per cento del Pil, spesi dall'Europa per gli incidenti stradali. Era ora di ripensare le macchine su cui si guida.

"Questo veicolo-robot sarà capace di interagire con il guidatore ma anche di sostituirsi a lui, fermando l'errore umano, causa del 93 per cento degli incidenti stradali", spiega all'ADNKRONOS il papà del progetto, Alfredo Broggi. Ma come sarà l'auto-robot e quando arriverà su strada? "Il progetto - spiega Broggi - durerà in tutto cinque anni, ma noi abbiamo già acquisito importante know-how in passato con due precedenti veicoli-robot, il Terramax 1, veicolo per il deserto realizzato nel 2005 e costato 6 mln di dollari, ed il Terramax 2, ancora piu' intelligente, autonomo e abbastanza capace di muoversi in città. Lo abbiamo realizzato per gli Usa che ce lo hanno finanziato e con i quali lavoriamo con il Dipartimento della Difesa". "Ma il nuovo progetto - aggiunge - punta più in alto".

"Il primo passo della nuova auto-robot - spiega Broggi - è montare a bordo di un veicolo un nuovo sistema di percezione composto da sensori molto avanzati che capiscono se c'è una situazione di pericolo e avvertono il guidatore perché possa intervenire. Ma questo sistema intelligente sarà in grado di fare anche più. Se il guidatore è distratto, come spesso avviene in caso di incidente, allora il sistema intelligente entra in azione e ferma la macchina, suona il clacson e se serve sterza rapidamente. E così una normale macchina diventa intelligente".

"Questa tecnologia aprirà una nuova era per la guida. Basti pensare - sottolinea Broggi - che l'auto è stata inventa 100 anni fa e da allora l'unico sviluppo tecnologico vero è stato solo nel campo del confort e di alcune prestazioni meccaniche. Questo progetto vuole invece compiere un 'salto generazionale' nella tecnologia di guida".

Il progetto di Broggi finanziato dall'Erc ha dunque l'obiettivo di sviluppare nuovi sistemi di percezione dell'ambiente per dotare tre nuovi veicoli del VisLab di guida automatica. Al progetto lavorerà il team dei 14 ricercatori del VisLab dell'Università di Parma, un gruppo di ricercatori di età media di 30 anni, cui si aggiungeranno altri sei nuovi ricercatori. Il finanziamento dell'Erc, inoltre, sottolinea Broggi, "permetterà al VisaLab di anticipare gli interessi industriali, per essere pronto ad offrire il suo know-how nel momento in cui l'applicazione delle tecnologie sarà di diretto interesse per le aziende".

"Ma soprattutto - aggiunge - questo finanziamento consentirà finalmente di mantenere in Italia tutte le competenze ed i brevetti rispetto ai precedenti nostri progetti. Lo avevamo proposto al Ministero della ricerca italiano, ma ci hanno risposto che non era un progetto interessante". Eppure l'assistente autista intelligente "in un futuro molto prossimo - assicura Bruggi - si emanciperà ancora e sostituirà il guidatore. Questo sistema, infatti, va a rivoluzionare completamente la tecnica di guida: il veicolo vede da solo, guida da solo, gestisce da solo la macchina. Con questi sistemi montati a bordo di tutte le auto, anche il concetto di treno potrà cambiare".

"Veicoli così attrezzati, infatti, - dice Broggi - saranno capaci di dialogare fra loro, di incolonnarsi sulle autostrade in estrema sicurezza, informando gli altri quando svoltare, quando fermarsi, quando inchiodarsi perché ci sono ostacoli nella nebbia. Penso agli incidenti a catena, ai morti". Un'auto così pero' può risolvere anche parecchi problemi in città. "Per esempio ci potrà accompagnare a cinema o lasciarci al centro a fare compere e andarsene a parcheggiare nel garage di casa" assicura il capo del VisLab. Che su i tempi per l'auto-robot taglia corto: "In quindici anni ci siamo".

ringraziamo Pino Bruno per l'articolo