Conclusioni
Tessere le lodi della Nikon D600 sarebbe davvero molto facile. Questo corpo full-frame di fascia mainstream offre infatti una superba qualità d'immagine complessiva, figlia soprattutto di un livello di dettaglio assolutamente ai vertici e un'ottima usabilità sul campo, grazie al buon sistema AF e all'elevata efficacia del corpo macchina. Le prestazioni non sono strabilianti, ma sono più che adeguate a qualsiasi ambito ad eccezione della fotografia sportiva, e tutto questo in un corpo più compatto e più economico rispetto alla D800.
Chi dispone di un corredo Nikon e desidera fare il salto di qualità da un corpo DX di fascia media o entry-level (D3100/3200, D5100) verso un corpo full-frame, non abbia dubbi: con la D600 non è possibile rimanere delusi. Naturalmente, la D600 non è l'unica fotocamera sul mercato, e deve quindi essere valutata rispetto alle sue concorrenti. Lo faremo da due punti di vista: quello del nikonista, che vuole una full-frame ed è incerto tra la D600 e la D800, e l'utente al primo acquisto o proveniente da altri corredi fotografici, che vuole passare a una reflex full-frame di fascia media - in questo caso la scelta è tra Nikon D600 e Canon EOS 6D.
Nel primo caso, con la D800 si acquista un corpo professionale, più robusto, e dotato di un sistema AF più evoluto. Questa è, a nostro avviso, la chiave della scelta: sebbene l'AF della D600 sia già ottimo, la minore area coperta si nota decisamente. Di contro, la D800 è più ingombrante e massiccia, più simile per impostazione alle ammiraglie (quindi per chi proviene dai corpi entry-level il gap è maggiore) e, ovviamente, più costosa.
Si tenga anche conto, in questo senso, che il suo gigantesco sensore assicura potenzialmente un dettaglio quasi da medio formato, ma per ottenerlo è indispensabile utilizzare ottiche di elevatissima qualità, e quindi anch'esse costose. In definitiva, il professionista sceglierà sicuramente la D800 ma, per il semplice appassionato, la D600 è probabilmente la scelta più equilibrata.
Il confronto con la EOS 6D è più incerto e sfumato, tutto giocato su dettagli e sensazioni. La prima impressione è favorevole alla D600, che appare come un prodotto di categoria superiore per materiali e disposizioni dei comandi, replicati piuttosto fedelmente da D7000 e D800. L'otturatore garantito per un maggior numero di cicli e il doppio slot di memoria contribuiscono a dare alla Nikon un aspetto più professionale.
Sul campo si utilizza generalmente meglio, grazie al miglior sistema AF e all'opzione, esclusiva degli ultimi corpi Nikon full-frame, di poter passare in un istante al ritaglio DX. Quando si arriva alla fotografia notturna, però, l'AF della D600 perde il suo vantaggio a favore di quello della EOS 6D, più povero di punti ma anche più sensibile.
Dal punto di vista della qualità dell'immagine, la D600 restituisce un livello di dettaglio superiore, mentre la EOS 6D si comporta complessivamente meglio ad alti ISO. Le prestazioni sono, invece, in sostanziale pareggio. Si potrebbe discutere all'infinito se sia più importante la maggior velocità di messa a fuoco della Canon o la cadenza di scatto superiore della D600, ma la banale verità per quanto ci riguarda è che nessuna delle due può minimamente competere con le rispettive APS-C top di gamma. La EOS 6D ha infine dalla sua Wi-Fi integrato e GPS.
Come si può intuire, dunque, difficile dare consiglio valido per tutti tra questi due ottimi corpi macchina. Certo non si rimarrà delusi da nessuno dei due. Per quanto ci riguarda, giudichiamo il piacere di scatto il primo elemento di valutazione per quella che, in ultima analisi, è un'attività a cui chiediamo di farci trascorrere qualche ora piacevole, e per questo assegnamo simbolicamente un punto in più alla Nikon D600.
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