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a cura di Marco Giuliani

In concomitanza con il completamento dell'acquisizione di Suse , Novell ha annunciato che offrirà ai clienti di SuSE Linux Enterprise Server 8 alcune protezioni legali contro le minacciate querele di SCO Group nei confronti degli utenti di Linux.

Il programma d'indennizzo varato da Novell, che segue le orme di quello lanciato lo scorso settembre da HP , viene fornito gratuitamente a quegli utenti che acquistano l'ultima versione di SuSE Linux Enterprise insieme ad un programma di manutenzione software e un contratto di supporto.

"Linux e le soluzioni open source - si legge in un comunicato diffuso da Novell - sono cresciute velocemente negli ultimi anni, spostandosi da un utilizzo periferico ad uno più business-critical. Le aziende valutano se investire in modo strategico in Linux e per questo, si trovano di fronte al problema dell'indennizzo, un componente standard di molte tradizionali offerte di software proprietario, ma di solito non disponibile per Linux".

La garanzia di Novell prevede che, nel caso di coinvolgimento in una causa legale per violazione dei copyright di UNIX, i clienti possano essere risarciti delle spese legali fino a 1,25 volte il costo delle licenze e dei servizi di supporto acquistati o, in ogni caso, fino ad un massimo di 1,5 milioni di dollari. Maggiori dettagli sul programma si trovano in questa pagina .

Per quelle aziende che stanno già utilizzando Linux e che non sono attualmente clienti di SuSE Linux, Novell annuncerà a breve un programma dedicato che consentirà loro di acquistare una licenza speciale comprensiva dell'esenzione di responsabilità.

âÂ?Â?Novell è da sempre un forte sostenitore di Linux", ha dichiarato Jack Messman, chairman e CEO di Novell. "Con il nostro nuovo programma di esenzione di responsabilità, intendiamo ridurre le barriere all'adozione di Linux in azienda".

Martin Fink, vice presidente della divisione Linux di HP, ha accolto positivamente l'iniziativa di Novell affermando che questa "rappresenta un'importante passo avanti in quella strategia che vede l'industria impegnata nel rassicurare gli utenti di Linux e nel proteggerli da eventuali diatribe legali".

Altre forme d'indennizzo sono state di recente varate da Red Hat , che ha creato un fondo per difendere legalmente gli sviluppatori open source, e dall' Open Source Development Labs , che insieme a Intel, IBM, MontaVista Software e altre aziende conta di raccogliere 10 milioni di dollari per proteggere gli utenti di Linux da SCO.

In un recente comunicato , quest'ultima ha affermato che "le azioni di questi vendor non cambiano il fatto che le proprietà intellettuali di SCO sono state trovate all'interno di Linux. (...) SCO intende continuare a presentare pubblicamente prove di tale violazione". L'azienda ha anche invitato gli interessati a "visionare alcune di tali prove" sul sito www.sco.com/scosource.

"Se i fornitori si sentono così sicuri riguardo alle proprietà intellettuali che soggiacciono ai loro massivi contributi in Linux, allora dovrebbero dimostrare, in coerenza con quanto vanno sostenendo, di essere in grado di proteggere gli utenti finali tramite una reale indennità erogata direttamente dal produttore del software", ha dichiarato Darl McBride, presidente e CEO di SCO.

Nell'annunciare la propria iniziativa, Novell ha colto l'occasione per tornare sull' intricatissima questione dei copyright di UNIX System V e ribadire di aver mantenuto la proprietà su tali copyright. Citando un Technology License Agreement stipulato a suo tempo con SCO, Novell afferma poi di possedere i diritti necessari per concedere in licenza la tecnologia di UNIX e per autorizzare i propri clienti ad utilizzare tale tecnologia all'interno delle proprie attività interne di business. Infine, l'azienda sostiene di avere anche i diritti per intraprendere azioni legali in vece di SCO.