Obama e Medvedev, una cyber-guerra ideologica

USA e Russia hanno idee diverse per difendere il cyberspazio: qualcuno vuole approfittarne per controllare gli utenti

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a cura di Dario D'Elia

Washington e Mosca non riescono ad accordarsi sulla difesa del cyberspazio. Al centro della questione il diverso approccio delle due presidenze. Da una parte Barack Obama vorrebbe un accordo tra "le reciproche agenzie di sicurezza digitale sul modello della Convenzione europea contro la cyber-criminalità", come riporta La Stampa. Dall'altra, Dmitry Medvedev preferirebbe la redazione congiunta di un trattato internazionale – sulla falsariga del documento che mette al bando le armi chimiche.

Secondo gli esperti, comunque, la distanza "ideologica" sarebbe dovuta soprattutto al rapporto con il cracking (militare) e la censura. La Russia vorrebbe disarmare il cyberspazio, responsabilizzando le nazioni da cui partono gli attacchi. Gli Stati Uniti hanno il timore che questo consenta strategie di filtering e censura – come è avvenuto recentemente in Cina e Iran.

Insomma, a distanza di una settimana dal prossimo incontro ufficiale tra i due presidenti, il tema della cyber sicurezza si distingue fra i più caldi del settore IT. Negli Stati Uniti, ormai, si registrano circa  50 mila attacchi quotidiani – secondo l'Intelligence nella maggior parte dei casi provenienti da Cina e Russia.

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