Obama interroga Sun sui benefici dell'open source

Il nuovo Presidente USA vuole approfondire le tematiche open source

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a cura di Dario D'Elia

Barack Obama ha deciso di indagare sui benefici dell'open source. Scott McNealy, CEO di Sun, è stato incaricato dalla Casa Bianca di redigere un documento che permetta di comprendere le peculiarità dell'open source, e gli effetti del suo utilizzo.

"È intuitivamente ovvio che l'open source è più vantaggioso in termini di costo e produttivo del software proprietario… Il governo avrebbe dovuto dare mandato di utilizzare prodotti open source per migliorare la sicurezza, ottenere una maggiore qualità, abbassare costi…", ha dichiarato recentemente McNealy alla BBC.

Insomma, scontata la posizione del CEO di Sun al riguardo. Decisamente inaspettata invece l'esternazione dello specialista Matt Asay: sebbene a favore dell'open source avrebbe individuato una debolezza nella strategia di Obama.

"Anche se sono d'accordo sui benefici dell'open source, non mi piacciono i mandati presidenziali. Non vorrei che il governo obbligasse all'utilizzo del software Microsoft, perché dovrei cercare di ottenere lo stesso per l'open source? L'open source ha fatto decisamente bene nel governo federale senza mandati, e continuerà così per i pregi sottolineati da McNealy", ha dichiarato Asay, general manager di Americas e Vice presidente Sviluppo di Alfresco, società leader nel settore open source dedicato all'Enterprise Content Collaboration.