"Odiare ti costa", la campagna contro i diffamatori da tastiera è un successo

Odiare ti costa, l'iniziativa per perseguire in sede civile diffamazioni, calunnie e minacce diffuse attraverso internet e i social, ha già raccolto 24mila segnalazioni. Intanto all'orizzonte si profila anche una collaborazione con Facebook.

Avatar di Alessandro Crea

a cura di Alessandro Crea

Il problema del dilagare sul Web degli odiatori seriali da tastiera è grave, anche perché legato a doppio filo alla diffusione di fake news. Per questo alcuni attivisti sociali hanno deciso di passare all'azione, promuovendo "Odiare ti costa", un'iniziativa voluta dall'associazione Tlon in collaborazione con lo studio legale Wildside di Cathy La Torre, che ha già raccolto 24mila segnalazioni grazie all'apposito sito.

La campagna ha lo scopo di offrire a tutti uno strumento efficace per perseguire in sede civile diffamazioni, calunnie e minacce che giornalmente si diffondono tramite il Web, soprattutto attraverso i social. Il gruppo, formato da avvocati, filosofi, comunicatori, investigatori privati e informatici forensi, si occupa infatti di raccogliere le segnalazioni e fare in modo che l'eventuale danno d'immagine e di reputazione subito sia economicamente risarcito.

Sostanzialmente dunque si tratta di uno strumento di sostegno a chi subisce una campagna d'odio e diffamazione ma anche di una misura dissuasoria per scoraggiare chi, attraverso minacce e violenza, tenta di eliminare il confronto dialettico e ridurre al silenzio posizioni che non condivide, soprattutto su temi delicati quanto divisivi come quelli politici e sociali.

Ma i progetti di Tlon per "Odiare ti costa" sono ancora più ambiziosi. Al di là del supporto a chi è oggetto d'odio e diffamazione infatti l'associazione sta anche pensando di avviare collaborazioni importanti, ad esempio con Facebook. A tal proposito anzi i responsabili del progetto assieme alla scrittrice Michela Murgia, tra le personalità che hanno aderito alla campagna, hanno già incontrato Facebook Italia, con l'obiettivo sia di ottenere sostegno alla campagna che di migliorare gli strumenti di segnalazione. "Da subito sarà attivato un canale di segnalazione dei commenti diffamatori o d'odio da parte di Odiare Ti Costa a Facebook per la loro rimozione", ha spiegato infatti La Torre all'ANSA.