Open Fiber ben posizionata per acquisire Telecom?

Franco Bassanini di Open Fiber sostiene che la newco di Enel sia ben posizionata per acquisire la rete Telecom. Si parla di eventuale scorporo della rete Telecom.

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a cura di Dario D'Elia

"Open Fiber, o i suoi azionisti, sono ben posizionati per acquisire la rete Telecom", ha dichiarato Franco Bassinini, Presidente del Consiglio di Amministrazione di OpEn Fiber SpA, a La Stampa. E per "suoi azionisti" intende Enel e Cassa Depositi e Prestiti.Il tema dello scorporo della rete si fa sempre più caldo anche perché l'idea di separare infrastruttura e servizi appare come la soluzione migliore per migliorare efficienza e competizione.

fibra

Secondo Bassanini le strade sono due. "La prima prevede che gli azionisti di TIM decidano che conviene a tutti, non solo al paese ma anche a loro, liberarsi della rete, che comporta oggi investimenti molto costosi, soprattutto una volta non saranno più monopolisti. Naturalmente cercando di valorizzare al meglio l'asset che hanno".

La seconda ipotesi è che la competizione infrastrutturale prosegua e "vincerà il migliore". "Sempre che le istituzioni non decidano di imporre la separazione societaria della rete come ora in Gran Bretagna", ha sottolineato Bassanini.

Insomma, l'idea di replicare la rete sarebbe controproducente per tutti ma nel caso Open Fiber sarebbe pronta ad accettare la sfida. Per altro su questo fronte oggi Telecom ha dalla sua solo la velocità di implementazione, poiché i suoi cabinet coprono ormai più del 60% del territorio e mancherebbero "solo" i tratti fino agli appartamenti.

Il problema è che in qualità di ex monopolista deve applicare tariffe concordate con l'AGCOM e non di mercato. Considerato che Open Fiber, secondo più fonti autorevoli, riesce a noleggiare i suoi servizi o infrastrutture all'ingrosso a prezzi quasi del 50% inferiori è evidente lo scostamento di forze.

"Penso innanzitutto all'arrivo della fibra, incentivato altrove anche dal passaggio delle reti TV cavo allo standard DOCSIS 3.1 che offrirà agli utenti finali 10 Gigabit al secondo", ha aggiunto Bassanini. "Le reti TLC tradizionali possono competere con loro solo passando alla fibra fino a casa".

Insomma, la richiesta di ingenti investimenti obbligherebbe a una strategia basata su un'unica infrastruttura. In caso contrario salterebbe la sostenibilità dei progetti oppure si avrebbe un forte rallentamento dagli effetti nefasti - considerato sia il ritardo accumulato che la concorrenza internazionale.


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