P2P: meno musica, più cinema

Gli ultimi dati confermano un rallentamento dello sharing musicale e la crescita di quello cinematografico

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a cura di Dario D'Elia

Siamo ufficialmente giunto ad un bivio, almeno per quanto riguarda il file-sharing illegale. Secondo gli ultimi dati di Big Champagne Online Media Measurement il tasso di incremento degli sharer musicali sarebbe ormai bassissimo. Nel maggio del 2006 gli "unique peers" simultanei dei più popolari network P2P erano circano 9 milioni. A distanza di un anno il numero è cresciuto di pochissimo: adesso si staziona sui 9,35 milioni.

"Vi sono stati anni dove la crescita era a doppia cifra", ha dichiarato Eric Garland, CEO della società di ricerca statunitense. "Considerando questo è evidente che siamo di fronte ad un netto rallentamento del fenomeno". Le ipotesi che potrebbero giustificare la contro-tendenza sono apparentemente molte: il timore per le cause legali, la possibile saturazione del mercato, il successo delle piattaforme di vendita online, etc. Secondo Nielsen SoundScan, infatti, da gennaio a luglio sono stati venduti online  417 milioni di album – con incremento rispetto al 2006 del 49%.

Malignamente si potrebbe dire, comunque, che gli utenti si sono solo limitati a volgere lo sguardo verso contenuti più appetibili. I film, infatti, spopolano alla grande. "L'utilizzo di BitTorrent è cresciuto moltissimo", ha sottolineato Garland. Nel maggio 2006 la media degli utenti torrent era di 817.588 unità; adesso siamo sul 1.357.318… con un tasso di crescita del 66%. Contemporaneamente sono in netta crescita il numero di contenuti HD (audio e video) condivisi.