PD-100 Black Hornet, il nano-drone spia delle Forze Speciali

PD-100 Black Hornet è un piccolo drone spia che sta in un palmo delle mani. Nasce per essere impiegato in operazioni speciali militari.

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a cura di Dario D'Elia

Il PD-100 Black Hornet è uno dei primi nano-droni spia da taschino. La norvegese Prox Dynamics l'ha sviluppato per soddisfare le eventuali esigenze delle Forze Speciali. Si tratta infatti di una sorta di elicotterino a doppia elica da 18 grammi capace di stare sul palmo di una mano. L'autonomia è di circa 25 minuti, mentre le sue videocamere (termica, notturna e tradizionale) hanno capacità di riprendere fino a 1 km di distanza con una qualità soddisfacente. La velocità massima è di 5 metri al secondo.

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PD-100 Black Hornet

Il pacchetto di controllo è fatto sia per gestire a distanza i droni, che per riporli quando non si usano. Non manca un display per fare il punto in tempo reale sulle riprese. I dati raccolti peraltro vengono immediatamente archiviati nella memoria accessoria a terra, quindi in caso di cattura il velivolo è inutile. Il controllo volo può avvenire sia manualmente che stabilendo dei punti GPS, ma il raggio d'azione è di non più di 1,5 km.

Il PD-100 Black Hornet è stato sviluppato sfruttando le esperienze sul campo degli ultimi tre anni a fianco delle British Brigade Reconnaissance Force, di stanza in Afghanistan. "Questo è quello che usano quando devono controllare aree nemiche", ha sottolineato Arne Skjaerpe, presidente di Proxdynamics USA.

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Skjaerpe preferisce chiamarlo "sensore" più che "drone" considerate le sue dimensioni. Il prezzo dell'intero sistema è di circa 40mila dollari. Ovviamente al momento è acquistabile solo dai governi.