Perché il Falcon 9 di SpaceX ha fallito l'atterraggio

Un'inquadratura più ampia e le spiegazioni di Musk permettono di capire cos'è andato storto nell'atterraggio del primo stadio del Falcon 9.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Il 15 giugno SpaceX ha portato a termine la consegna in orbita di due satelliti per le telecomunicazioni, ma al rientro il primo stadio del razzo Falcon 9 ha fallito l'atterraggio sulla nave drone. Le immagini che abbiamo visto in diretta non erano molto chiare perché l'inquadratura ravvicinata dalla piattaforma "Of Course I Still Love You" era troppo stretta e si è interrotta dopo pochi secondi.

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Nel frattempo Elon Musk ha diffuso un'inquadratura più larga dell'atterraggio, da cui si capisce meglio quello che è accaduto: in sostanza la velocità di discesa del razzo era troppo elevata e l'appoggio sulla nave drone è stato troppo brusco, oltre i limiti strutturalmente sopportabili. La cosa che non si vedeva nelle inquadrature ravvicinate oscurate dal fumo è che il razzo alla fine si è rovesciato.

Il motivo è legato a un calo di potenza ad uno dei tre motori a razzo. L'impatto ha distrutto una parte del telaio del razzo e alcuni dei motori, compromettendo l'equilibrio del razzo stesso.

Musk ha inoltre precisato quanto già accennavamo: il 2016 è un anno di sperimentazione, durante il quale SpaceX si aspetta una percentuale di successo pari al 70 percento circa dei tentativi di atterraggio. Ha poi aggiunto che l'azienda sta lavorando a un aggiornamento del sistema di atterraggio dei Falcon 9 per prevenire questo tipo di errori in futuro. Ecco perché non c'è da deprimersi davanti all'ultimo insuccesso.

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Quello del 15 giugno era l'ottavo tentativo di atterraggio in mare, e il quinto fallimento non consecutivo. In ogni caso il carico utile dell'ultima missione è stato consegnato con successo nello Spazio poco dopo il tentativo di atterraggio.

In ultimo vediamo una curiosità: nel primo tweet Musk ha spiegato il fallito atterraggio usando il termine "RUD" (Rapid Unscheduled Disassembly  - Disintegrazione Rapida Non Programmata). Non è la prima volta che lo fa, e non si tratta di un termine tecnico della tecnologia missilistica. Anzi, più che agli scienziati che lavorano sui razzi può essere noto agli appassionati di giochi. RUD è infatti un acronimo usato sui forum su Kerbal Space Program, un gioco in cui bisogna creare e gestire il proprio programma spaziale. Prevede di costruire veicoli spaziali, farli volare e atterrare su corpi celesti, e cercare di aiutare i Kerbal a conquistare lo Spazio. Per la cronaca, per i giocatori RUD è un modo per dire che il razzo si è fatto saltare in aria!

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Secondo i bene informati non è un gioco semplice, anche se sicuramente è più facile che fare atterrare un razzo vero. Musk rivelò la sua passione per Kerbal durante un Q&A su Reddit, quando scherzando disse che SpaceX utilizza Kerbal per testare il suo software. La battuta non passò inosservata agli appassionati del gioco, che costruirono una replica del Falcon 9 da integrare all'interno del gioco, e atterrò in verticale con successo! Vedere per credere...