Raggio traente, dalla fantascienza di Star Wars alla sala operatoria

Un team di ricercatori spagnoli ha messo a punto una particolare tecnologia che consente di attrarre e manipolare oggetti, ma sarà utilizzata solo in microchirurgia

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a cura di Alessandro Crea

Se siete appassionati della saga di Star Wars avrete già in mente un'immagine per l'argomento di cui vi sto per parlare, il Millennium Falcon che viene catturato dal raggio traente! Ebbene, proprio quest'ultimo, in un certo senso, è stato inventato ultimamente da un team di ricercatori spagnoli dell'Università di Navarra in Pamplona.

Beh, magari non si tratta esattamente dello stesso principio ma comunque il risultato è simile, perché è possibile "catturare" e manipolare oggetti. Nel video lo si vede all'opera con piccole biglie del diametro di 3 mm, ma i ricercatori hanno affermato che il loro "raggio traente" è in grado di muovere oggetti più grandi e pesanti.

Il video tuttavia è stato realizzato in quella maniera perché l'obiettivo dei ricercatori era realizzare uno strumento che potesse essere utile nell'ambito della microchirurgia, per manipolare oggetti microscopici all'interno del corpo umano.

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Ma come funziona questa tecnologia? In pratica gli oggetti sono manipolati tramite un array di speaker che producono onde ultrasoniche. Queste ultime possono essere controllate attivamente in modo da produrre una sorta di "ologrammi acustici tridimensionali", ossia figure geometriche prodotte da onde sonore con pressioni differenti, che possono così alzare, abbassare o muovere in qualsiasi modo l'oggetto target. Siccome le onde sonore viaggiano anche attraverso il corpo umano il loro utilizzo manipolatorio è possibile.

Tuttavia ci sono anche altri usi che è possibile immaginare, sempre in ambito medico, come guidare un farmaco esattamente dove serve, evitandone la dispersione in altri punti del corpo oppure quello che i medici chiamano "trasporto senza contenitore", per spostare cioè materiali pericolosi per la salute o a rischio contaminazione se manipolati da esseri umani o macchine.

Insomma, il raggio traente messo a punto dall'università di Navarra magari non consentirà di catturare navi stellari ma probabilmente in futuro potrebbe salvarci la vita.