Record mondiale su fibra a Pisa: 1 Terabit al secondo

Un gruppo di ricercatori dell’Istituto di Tecnologie della Comunicazione dell'Informazione e della Percezione (TeCIP) della Scuola Superiore Sant'Anna ha raggiunto la velocità di 1 Terabit al secondo su fibra. Per la prima volta al mondo sono state adottate tecniche innovative di elaborazione dei segnali e di codifica.

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a cura di Dario D'Elia

Un Terabit al secondo di velocità massima su fibra ottica: questo il record mondiale di trasferimento dati ottenuto nei laboratori dell'Istituto di Tecnologie della Comunicazione dell'Informazione e della Percezione (TeCIP) della Scuola Superiore Sant'Anna. Sembra incredibile - considerati i fondi a disposizione - eppure l'eccellenza italiana nel campo di ricerca riesce ancora a farsi valere. 

Da un lato è stata confermata la funzionalità dei nuovi apparati predisposti per trasmettere dati fino a 448 Gigabit al secondo per canale e, dall'altro, i ricercatori di Pisa hanno già battuto il loro stesso record mondiale (A Pisa i dati viaggiano a 448 Gbit al secondo!). Fondamentali anche l'apporto del Laboratorio Nazionale di Reti Fotoniche del Cnit (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni) e la multinazionale Ericsson. 

"La sperimentazione è stata condotta in una porzione di rete spagnola, messa a disposizione dal gestore Telefonica, tra le città di Granada e Jaen, grazie ad apparati commerciali di Ericsson insieme ai prototipi realizzati a Pisa. Il traffico è stato trasmesso con successo per una distanza di circa 300 chilometri", spiega il comunicato ufficiale.

S.Anna 

"Ma nei laboratori di Pisa il record mondiale di velocità di 448 Gigabit al secondo per canale è stato superato di nuovo, portando la velocità di trasmissione a più di 1000 Gigabit/s (1 Terabit/s) e introducendo per la prima volta al mondo tecniche innovative di elaborazione dei segnali e di codifica".

La presentazione del nuovo sistema durante la maggiore esposizione internazionale del settore, "Optical Fiber Communication Conference and Exposition and the National Fiber Optic Engineers Conference" (OFCNFOEC 2012), deve aver lasciato la platea a dir poco basita.

"Questa soluzione nasce dalla stretta collaborazione tra soggetti di natura diversa (azienda, università e consorzio di ricerca), convogliando le competenze necessarie alla realizzazione di un sistema ad alto contenuto tecnologico in grado di raggiungere prestazioni fino a due anni fa inimmaginabili. Il successo rappresenta motivo di soddisfazione e stimolo per tutti i ricercatori coinvolti che con dedizione ed entusiasmo hanno lavorato e stanno lavorando al progetto", ha dichiarato Luca Potì, responsabile di area di ricerca del Cnit.

Che fare di questa scoperta? Magari trasferire in un secondo oltre 300 film in alta definizione, 30000 film in qualità standard, gestire 500.000 collegamenti ADSL a 20 Megabit/s oppure 120 milioni di videochiamate o due miliardi di telefonate standard. 

A questo punto ben vengano "i pisani all'uscio".*

*cit. livornese "Meglio un morto 'n casa che 'n pisano all'uscio".