Report parla di Web e social: scoppia la polemica

Il prodotto sei tu, la puntata di Report di ieri sera, ha scatenato grandi polemiche su Internet. Secondo i netizen il tema trattato, il Web e la privacy, è stato raccontato con temi troppo allarmistici e grossolani.

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a cura di Manolo De Agostini

La Rete contro Report. Ieri sera il programma condotto da Milena Gabanelli ha parlato di Internet, in particolare di come le piattaforme sociali - Facebook, Youtube, Twitter, Foursquare, LinkedIn, etc - vivano dei nostri dati personali, ormai diventati un vero e proprio bene con una propria quotazione.

Da questa base Report si è avventurata in quella che voleva essere un'inchiesta per scoprire effettivamente cosa c'è dietro alla facciata dei siti Web più visitati al mondo, spazi aperti dove tutti possono scrivere, commentare e cliccare.

Luoghi di svago in cui tessere rapporti, ma pur sempre creati da aziende con quotazioni miliardarie interessate a capire cosa ci piace, le nostre inclinazioni sessuali, religiose e tanti altri dati. Si tratta di un business e secondo Report sono proprio i dati personali, la nostra privacy, a essere messi a rischio in favore di una conoscenza più mirata, in grado di permettere agli investitori pubblicitari di raggiungere un pubblico ben preciso.

La puntata, intitolata "Il prodotto sei tu", ha subito scatenato delle feroci polemiche su Twitter e Facebook, guarda caso due degli "oggetti di attenzione" del programma. In tanti hanno puntato il dito contro una descrizione dei social network e di Internet troppo "allarmistica". E in effetti la sensazione era proprio quella

Chi segue Report sa che è un programma d'inchiesta che cerca sempre di andare a fondo delle vicende, anche sollevando quesiti scomodi. Ieri non ci è completamente riuscito, o meglio ha voluto strafare.

Si è passati dal tema dei social network al phishing, fino a citare Firesheep per rubare l'identità online con troppa leggerezza e repentinità. Capiamo che i tempi tecnici di un programma sono quelli che sono, ma forse sarebbe stato meglio concentrarsi su un aspetto in particolare e svilupparlo meglio, magari cogliendone anche i lati positivi (che ci sono).

Report ha completamente dimenticato di dire per esempio che tanti furti d'identità o attacchi sul Web avvengono anche per la sbadataggine delle persone. Basterebbe un po' di attenzione e non farsi prendere dal click compulsivo per avere maggiore sicurezza. A volte i problemi non nascondono alcuna regia occulta, ma siamo noi che ci facciamo prendere per il naso.

Il fatto che per i social network ogni dato personale sia importante è fuor di dubbio, è quasi banale dirlo. Entrando in un sito di quel tipo è sottintesa la perdita di un pezzettino di privacy. Condivisione, essere sociali, pubblicare, postare: sono tutte azioni che uno fa per "farsi vedere", perdendo intimità in favore di visibilità. Tutto come nella vita reale. E chiaramente se uno vuole che Facebook o Google rimangano gratuiti, la moneta di scambio sono le informazioni.

Insomma, c'è stata tanta confusione, ma va anche detto che la reazione della Rete è forse stata anche un po' troppo veemente. Nel calderone portato alla ribalta dal programma c'è stato spazio anche per spiegare che il Web non è il demonio, ma un'opportunità. 

In particolare è stato mostrato come siano partite iniziative editoriali come Lettera43 o Linkiesta proprio grazie allo spazio offerto da Internet. Sì è parlato inoltre del P2P e della legge che si sta discutendo in Italia, con i suoi pregi e i suoi difetti.

In conclusione la puntata di ieri non è stata uno dei migliori spot a Internet e probabilmente i meno appassionati sono rimasti scioccati e terrorizzati. È inutile illudersi però che il Web sia quello che non è: un'isola felice. I pregi e difetti del mondo reale ci sono anche su Internet, né più né meno

Probabilmente Report voleva dire proprio questo, ma ha sbagliato il modo e non è riuscita fino in fondo a cogliere la sostanza. E, come detto, va comunque sottolineato il merito di aver sollevato una discussione sul tema della privacy in Internet,  un argomento sottovalutato.

Siamo sicuri che, come fatto tante volte in passato, Milena Gabanelli e i suoi giornalisti spiegheranno con nuove inchieste o con un doveroso chiarimento che cosa volevano effettivamente dire agli italiani che si avventurano sul Web. 

Chi avesse visto la puntata di ieri può partecipare alla videochat dalle 17 alle 18 con l'autrice dell'inchiesta. Potrebbe essere l'occasione per dirimere quello che forse è solo un equivoco.