Riciclare gomme usate per ottenere batterie al litio

Una ricerca della Oak Ridge National Laboratory evidenzia come si possa ricavare un anodo per batterie agli ioni di litio dalle gomme usate per le automobili.

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a cura di Manolo De Agostini

Le gomme usate delle auto potrebbero essere molto utili per creare batterie agli ioni di litio. A dirlo sono i ricercatori del Dipartimento di Energia della Oak Ridge National Laboratory, i quali evidentemente non sono solo dei geni pronti a migliorare il mondo, ma anche degli incalliti ecologisti.

I copertoni usati sono un problema di non poco conto per l'ambiente e più sono le soluzioni per riciclarli, meglio è. Nel caso specifico delle batterie, i ricercatori - guidati da Parans Paranthaman e Amit Naskar - hanno scoperto che modificando le caratteristiche microstrutturali del nerofumo, una sostanza recuperata dai pneumatici usati, è possibile sviluppare un anodo - l'elettrodo caricato negativamente - migliore per le batterie.

Il metodo, esposto in un documento pubblicato sul giornale RSC Advances, ha numerosi vantaggi rispetto agli approcci convenzionali. "Sfruttare le gomme usate per prodotti come l'archiviazione dell'energia è molto interessante non solo per la prospettiva di recuperare i materiali di carbonio, ma anche per controllare i rischi ambientali causati dalle pile di gomme esauste", ha dichiarato Paranthaman.

La tecnica dell'Oak Ridge National Laboratory prevede un pretrattamento per recuperare nerofumo pirolitico, che è simile alla grafite ma è artificiale. Usando il nerofumo negli anodi delle batterie agli ioni di litio, i ricercatori hanno prodotto una piccola batteria, in laboratorio, con una capacità reversibile che è superiore rispetto a quella che è possibile ottenere con i materiali commerciali in grafite.

Infatti, dopo 100 cicli la capacità misurata era quasi 390 milliampereora per grammo di anodo di carbonio, il quale supera le migliori proprietà della grafite commerciale. I ricercatori attribuiscono questo comportamento alla microstruttura unica del carbonio derivato dalle gomme. "Queste prestazioni sono altamente incoraggianti, specialmente per il fatto che il mercato globale delle batterie per veicoli e applicazioni militari si avvicina a 78 miliardi e quello dei materiali si ritiene raggiungerà 11 miliardi nel 2018", ha dichiarato Paranthaman.

Secondo Amit Naskar il nuovo metodo potrebbe eliminare una serie di ostacoli. "Questa tecnologia risponde alla necessità di sviluppare un anodo in carbonio composito poco costoso e amico dell'ambiente con un'area di superficie elevata, una capacità superiore e una stabilità a lungo termine ", ha concluso Naskar.