Ritrasmettere online un programma TV straniero? Sarà più agevole grazie alle nuove norme UE

I negoziatori della Commissione europea, del Parlamento europeo e del Consiglio hanno raggiunto oggi un accordo politico sulla proposta di legislazione sul diritto d'autore in materia di programmi radiotelevisivi. Sarà più agevole al ritrasmissione online di contenuti transfrontalieri.

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a cura di Dario D'Elia

I contenuti radiotelevisivi online a breve potranno circolare più liberamente attraverso l'Unione Europea grazie all'accordo di oggi fra la Commissione, il Parlamento e il Consiglio UE. Bisognerà però attendere il voto in sede di Parlamento e Consiglio per l'ok definitivo – questione di settimane.

"Con le nuove norme sarà più facile per le emittenti europee mettere a disposizione determinati programmi nelle dirette televisive o nei servizi di catch-up online (come ad esempio RaiPlay, NdR.) e verrà semplificata la distribuzione di una gamma più ampia di canali radiotelevisivi da parte degli operatori di ritrasmissione", si legge nella nota della Commissione UE.

Da rilevare che secondo le ultime indagini il 41% degli europei guarda la televisione online, soprattutto quelli di età compresa tra i 15 e i 24 anni (505) almeno una volta alla settimana. Tra quelli di età compresa tra i 15 e i 45 anni, inoltre, il 19% usa servizi di trasmissione online per guardare serie televisive e film.

Nello specifico la proposta di legge prevede l'introduzione del principio del Paese di origine (country of origin - COO) "al fine di agevolare la concessione di licenze per i diritti relativi a determinati programmi che le emittenti possono offrire nell'ambito dei loro servizi online (trasmissione in simulcast, servizi di catch-up e altri servizi complementari alla trasmissione convenzionale, come la visione anticipata)".

In questo modo le emittenti potranno rendere programmi radio, notiziari televisivi, programmi di attualità e produzioni proprie interamente autofinanziate, disponibili online in tutti i Paesi dell'UE.

Prevista anche una semplificazione del meccanismo di ritrasmissione grazie a concessioni licenziatarie più agevoli. Inoltre le nuove norme garantiranno che i titolari dei diritti siano adeguatamente retribuiti quando le loro opere sono utilizzate nei programmi trasmessi mediante immissione diretta. "Forniranno inoltre certezza del diritto alle emittenti e ai distributori coinvolti nel processo", conclude la Commissione.

"Sono molto lieto di aver raggiunto un altro accordo che ci avvicina a un mercato unico digitale funzionante. Le nuove norme in materia di trasmissione radiotelevisiva sono un tassello importante del puzzle. Questo regolamento è in grado di sbloccare una grande quantità di contenuti radiotelevisivi a livello transfrontaliero, dei quali beneficerebbe il 41% degli europei che guardano la televisione online ma anche 20 milioni di cittadini dell'UE nati in un paese diverso da quello in cui vivono", ha dichiarato Andrus Ansip, Vicepresidente e Commissario responsabile per il Mercato unico digitale.