Robin Williams e Tom Hanks ricreati con l'IA, inquietanti

Tom Hanks e Robin Williams sono stati ricreati con l'IA senza consenso: ecco le reazioni delle star e delle loro famiglie.

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a cura di Giulia Serena

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Sembra che una pubblicità abbia utilizzato un deepfake di Tom Hanks per promuovere piani dentali senza ottenere il consenso dell'attore. Hanks, infatti, ha condiviso un avvertimento su Instagram in cui ha informato i suoi follower riguardo a un video generato dall'IA, sottolineando che non aveva alcun coinvolgimento in esso; inoltre, ha discusso apertamente delle sfide che l'IA pone all'industria, con particolare enfasi sull'utilizzo delle somiglianze digitali degli attori, una delle principali preoccupazioni espresse dai lavoratori durante gli scioperi degli ultimi mesi.

Non si tratta, però, dell'unico caso di creazione di un deepfake di una star negli scorsi giorni: proprio in questo fine settimana, Zelda Williams, figlia di Robin Williams, ha sostenuto la "lotta del SAG contro l'IA", scrivendo su Instagram di aver visto di persona come questa tecnologia venga utilizzata per catturare l'aspetto di persone "che non possono dare il loro consenso," come suo padre.

Williams ha affermato che queste ricostruzioni, nella migliore delle ipotesi, rappresentano solo una pallida imitazione di persone di spicco e, nella peggiore delle ipotesi, un mostruoso ibrido "franco-frankensteiniano" assemblato dai peggiori aspetti dell'industria, invece di rappresentare ciò che dovrebbe essere.

Nella scorsa primavera, Hanks ha parlato delle sfide artistiche e legali legate all'IA e ai deepfake durante un'intervista nel podcast di Adam Buxton. Ha affermato: "Potrei essere coinvolto in un incidente stradale domani, e basta," sottolineando che le sue performance possono essere riprodotte all'infinito e che, a meno che non sia specificato che si tratta di un lavoro creato con l'IA o un deepfake, non ci sarebbe alcun modo per distinguerle da quelle reali. Ha anche immaginato uno scenario in cui un'intera serie di film potrebbe essere realizzata utilizzando una versione dell'IA di se stesso che ha "32 anni da oggi fino alla fine dei tempi." 

L'uso dell'IA per sfruttare le eredità delle celebrità è già una questione etica controversa. "Roadrunner: A Film About Anthony Bourdain" ha scatenato un ampio dibattito al momento della sua uscita, quando è stato rivelato che il documentario conteneva doppiaggi generati dall'IA dell'amato chef e narratore.