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Recensione

Roborock Saros Z70: il robot aspirapolvere con braccio meccanico | Recensione

Il primo robot aspirapolvere con braccio meccanico a 5 assi che sposta oggetti fino a 300g e pulisce dove altri non arrivano.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

  • Pro
    • Braccio robotico
    • Qualità pulizia
    • Capacità di navigazione
    • Perfetto per case disordinate
  • Contro
    • Prezzo elevato
    • Richiede più tempo per la configurazione

Il verdetto di Tom's Hardware

Il Saros Z70 rappresenta un'innovazione rivoluzionaria con il suo braccio meccanico che può spostare piccoli oggetti. Eccellente nella pulizia grazie alla potente aspirazione e al sistema di lavaggio avanzato. La navigazione intelligente e la dock multifunzione completano un prodotto all'avanguardia, anche se il prezzo elevato e la complessità d'uso potrebbero scoraggiare gli utenti meno esperti. Un investimento per chi cerca automazione domestica avanzata, meno indicato per chi preferisce soluzioni economiche o semplici.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Roborock Saros Z70

Roborock Saros Z70

Robot aspirapolvere con braccio meccanico a 5 assi, potenza 22.000 Pa, navigazione AI, doppio panno rotante e dock multifunzione con lavaggio ad acqua calda.

Il Roborock Saros Z70 rappresenza un punto di svolta nell'evoluzione degli aspirapolvere robot domestici, introducendo il primo braccio meccanico a cinque assi integrato in un dispositivo consumer. Si chiama OmniGrip ed è in grado di spostare oggetti fino a 300 g. Con un'altezza di soli 7,98 cm e una potenza di aspirazione di 22.000 Pa, il Saros Z70 costa tanto ma potrebbe cambiare radicalmente le prestazioni di pulizia nelle case con molti oggetti a terra, come giochi di bambini o animali domestici. Vediamo come è andata la nostra prova.

Recensione in un minuto

Il Roborock Saros Z70 è il primo robot aspirapolvere con un braccio robotico integrato, capace di raccogliere scarpe, calzini, giocattoli e altri piccoli oggetti sparsi per casa. Una soluzione pensata per chi vive in ambienti sempre "vivi", con bambini o animali, dove il disordine quotidiano è inevitabile.

Oltre al braccio OmniGrip, ha tutto quello che serve per una pulizia profonda: aspirazione fino a 22.000 Pa, mop rotanti con lavaggio a 80°C e asciugatura automatica, un nuovo rullo centrale anti-groviglio, e una navigazione precisa con visione artificiale. La base gestisce in autonomia svuotamento, ricarica e lavaggio, rendendo l’esperienza il più possibile “hands-free”.

Costa tanto: 1.799€ (1.699€ al lancio), ma è un investimento che ha senso se volete risparmiare tempo, energia e fatica ogni giorno. È, a tutti gli effetti, il primo robot che non solo pulisce, ma “mette in ordine”.

Come'è fatto

Il cuore del Saros Z70 è il braccio OmniGrip integrato nella scocca superiore. Realizzato in lega di alluminio aeronautico, combina sensori di pressione e una fotocamera da 12 MP per identificare oggetti a 360°

Il braccio è integrato in un design classico, anche se l'altezza totale è limitata a 7,98 cm, caratteristica che gli permette di scivolare sotto mobili bassi. Il braccio, che occupa il 10% dello spazio totale, combina cinque assi di movimento e sensori di pressione per afferrare oggetti senza danneggiarli. Il telaio AdaptiLift solleva il corpo di 10 mm per superare dislivelli (fino a 4 cm), mentre la spazzola laterale FlexiArm Riser e quella principale FreeFlow riducono il groviglio dei peli. Il sistema VertiBeam usa laser verticali per evitare ostacoli laterali, mentre la fotocamera frontale abilita funzioni come il monitoraggio domestico e il ritrovamento oggetti smarriti.

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Le specifiche tecniche includono una potenza di aspirazione di 22.000 Pa con regolazione automatica in base al tipo di superficie. La batteria da 6400 mAh garantisce 180 minuti di autonomia. I serbatoi hanno una capacità di 270 ml per la polvere e 70 ml per l'acqua nel robot, mentre nella dock troviamo 4 litri per l'acqua pulita e 3,5 litri per quella sporca. Il sistema di mopping utilizza un doppio panno rotante con tecnologia VibraRise 4.0 che si solleva fino a 22 mm sui tappeti. La connettività include Wi-Fi, app Roborock SmartPlan 2.0, assistente vocale "Hey Rocky!" e compatibilità con Alexa, Google Home e Siri.

La dock Multifunctional Dock 4.0 svuota automaticamente il serbatoio, lava i panni con acqua a 80°C, li asciuga con aria a 55°C e supporta la ricarica rapida. 

Il braccio meccanico

Utilizzare il Roborock Saros Z70 è un’esperienza che va oltre la classica pulizia automatica: è come avere un piccolo assistente robotico in casa. La novità assoluta è ovviamente il braccio OmniGrip, un braccio robotico con pinza integrata che cambia radicalmente l’interazione con il dispositivo. La prima volta che si attiva il braccio, sembra di assistere a una scena di fantascienza.

Il braccio è controllabile manualmente tramite smartphone, con quattro movimenti principali: apertura/chiusura della pinza, rotazione, avanti/indietro, su/giù. C’è anche una telecamera integrata sulla pinza, che consente di vedere esattamente cosa si sta afferrando, e persino una luce per operare al buio. Il risultato è che giocare a “raccogliere i giocattoli” diventa un’attività divertente da fare anche con i bambini — quasi come un videogioco.

Roborock dichiara che la pinza può sollevare oggetti fino a 300 grammi, ma nei test è riuscita a sollevare carichi più pesanti senza problemi. È in grado di spostare scarpe, calzini, piccoli giochi e oggetti leggeri in giro per casa, migliorando notevolmente la gestione del disordine quotidiano. È presente anche un sistema intelligente di sicurezza, con sensori anti-pizzicamento sulle giunture e sul corpo del robot per evitare incidenti.

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Una delle funzioni più sorprendenti è la raccolta automatica di oggetti sparsi, come scarpe o calzini: se rileva qualcosa sul pavimento che potrebbe ostacolare la pulizia, il robot lo afferra e lo sposta in una zona sicura o nel contenitore di stoccaggio dedicato, che può essere impostato sulla mappa. Alla fine della pulizia, il robot ritorna dove ha spostato gli oggetti (come le scarpe), li allontana di poco e pulirà anche quell’area: una sequenza intelligente ed efficace.

Il Saros Z70 è anche in grado di riconoscere e ordinare oggetti: ad esempio, può portare le scarpe nella “zona scarpe” della casa. Riesce anche a raccogliere e smistare giocattoli morbidi o oggetti simili a peluche, e in futuro Roborock prevede di implementare la capacità di classificare e smistare in base al tipo di oggetto

Durante i test, il robot ha funzionato in modo affidabile anche con software in fase inbiziale.  Anche in ambienti molto disordinati, il robot ha mostrato un’ottima capacità di evitare aree problematiche e riconoscere gli oggetti che vale la pena raccogliere.

Qualità della pulizia

Nonostante l’attenzione sia tutta rivolta al braccio robotico, il Roborock Saros Z70 resta, prima di tutto, un robot aspirapolvere e lavapavimenti, e le sue prestazioni di pulizia non deludono. Condivide la base tecnologica del già eccellente S8 MaxV Ultra, e questo significa alta potenza di aspirazione, ottima gestione della mappatura e performance solide su ogni superficie.

Raggiunge una potenza di aspirazione di 22.000 Pascal, più che sufficiente per affrontare tappeti, moquette e sporco ostinato. A ciò si aggiungono le doppie spazzole rotanti per il lavaggio, che assicurano una buona azione meccanica sui pavimenti, e un nuovo rullo centrale chiamato FreeFlow: è dotato di piccole lame mobili, simili a quelle di un rasoio elettrico, pensate per tagliare i capelli e i peli mentre la spazzola gira, evitando così grovigli e blocchi — una scelta fatta per liberare spazio interno e integrare il braccio robotico, al posto del sistema DuoDivide presente su altri modelli.

La spazzola laterale è progettata per essere flessibile: si può retrarre per evitare ostacoli o estendersi per pulire meglio lungo i bordi e negli angoli, mantenendo sempre una buona efficacia nella rimozione della polvere.

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Il sistema di lavaggio si affida a due mop rotanti, preferiti rispetto a quelli a trascinamento semplice, per un’azione più profonda. Il robot integra un serbatoio d’acqua interno non particolarmente capiente che viene automaticamente ricaricato dalla base. Il risultato è che il robot torna più spesso alla dock per rifornirsi durante la pulizia, specialmente su superfici ampie. È un piccolo compromesso, ma la gestione è completamente automatizzata e fluida.

La dock è self-cleaning: lava i mop, svuota il serbatoio della polvere e aggiunge soluzione detergente all'acqua, rendendo l’intero processo praticamente autonomo.

Per il movimento nella casa il Saros Z70 utilizza StarSight invece del classico LiDAR per la mappatura: questo permette una profilo più basso (ideale per infilarsi sotto mobili e letti) e una migliore identificazione degli oggetti grazie all’analisi visiva avanzata. Il robot riesce a evitare grandi ostacoli come asciugamani e vestiti, ma anche a riconoscere oggetti più piccoli come calzini e giocattoli (che poi può raccogliere con il braccio).

Durante i test in ambienti caotici, il robot ha evitato correttamente i capi più ingombranti, come asciugamani e magliette, mentre ha raccolto efficacemente scarpe, calzini e oggetti piccoli lasciati sul pavimento.

Base di ricarica e lavaggio

La base del Roborock Saros Z70 non è soltanto un punto di ricarica, ma un vero e proprio centro operativo che rende l’intera esperienza di pulizia quasi del tutto autonoma. È progettata per gestire in completa autonomia le operazioni più noiose: svuota il contenitore della polvere, lava i mop rotanti e ricarica il serbatoio d’acqua del robot quando è necessario.

Una delle funzionalità più avanzate riguarda proprio il lavaggio dei mop. La base utilizza acqua a 80°C, una temperatura ideale per sciogliere lo sporco più ostinato e per igienizzare a fondo i panni. Dopo il lavaggio, i mop vengono anche asciugati ad aria calda, riducendo così il rischio di cattivi odori o formazione di muffe. Il sistema è intelligente: regola automaticamente i cicli di lavaggio e asciugatura in base all’utilizzo e al livello di sporco rilevato.

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Oltre a questo, la base si occupa anche della rimozione automatica della polvere dal serbatoio interno del robot, riducendo la frequenza con cui l’utente deve intervenire manualmente. Infine, durante le operazioni di lavaggio dei pavimenti, è in grado di rifornire d’acqua pulita il robot e aggiungere automaticamente la soluzione detergente, se presente nell’apposito serbatoio.

Manutenzione

Nonostante il livello di autonomia appena raccontato, è comunque necessario ricordarsi di svuotare periodicamente il serbatoio delle acque sporche nella dock e di controllare lo stato generale della base, che nel tempo potrebbe accumulare residui. Anche il contenitore della polvere nella dock, sebbene molto capiente, va svuotato ogni tanto, in base alla frequenza di utilizzo del robot.

Passando al corpo del robot, è importante controllare periodicamente la spazzola centrale FreeFlow. Questa è progettata per tagliare automaticamente peli e capelli mentre gira, grazie a un piccolo sistema di lame interne, ma col tempo potrebbe aver bisogno di una pulizia manuale se si accumulano fibre o sporcizia più ostinata. Lo stesso vale per la spazzola laterale, che può estendersi o ritrarsi a seconda delle esigenze di pulizia e che, in ambienti molto polverosi, può richiedere un controllo extra. I mop, sebbene siano auto-lavati dalla base, vanno comunque verificati a vista e sostituiti quando risultano usurati o troppo sporchi per garantire una pulizia efficace.

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Un discorso a parte merita il braccio robotico OmniGrip. Il meccanismo appare solido e ben costruito, ma proprio per la sua natura meccanica articolata è consigliabile tenerlo pulito, soprattutto nelle giunture e intorno alla pinza. Un accumulo di polvere o detriti potrebbe compromettere il movimento fluido del braccio o la precisione nell'afferrare oggetti. Anche la telecamera posizionata all’estremità del braccio, insieme alla luce integrata, andrebbe pulita di tanto in tanto per mantenere una visione chiara, soprattutto se il robot viene usato in ambienti particolarmente disordinati o polverosi.

Infine, un aspetto che spesso si trascura è la pulizia dei sensori. Il Saros Z70 non utilizza un LiDAR come altri modelli, ma un sistema di visione avanzato chiamato StarSight. Questo sistema si basa su telecamere e sensori per la mappatura e il riconoscimento degli oggetti, e come tale può risentire della presenza di sporco sulle lenti o nei punti di rilevamento. Una passata con un panno morbido ogni tanto può fare la differenza nella precisione della navigazione.

Verdetto

Il Roborock Saros Z70 è un prodotto che ridefinisce le aspettative da un robot aspirapolvere. Non si limita a pulire i pavimenti, ma interviene attivamente nel mettere ordine, raccogliendo piccoli oggetti come scarpe, calzini, giocattoli o accessori per animali che normalmente ostacolerebbero la pulizia. E questa, da sola, è una funzione che lo colloca in una categoria completamente nuova.

Grazie al braccio robotico OmniGrip, alla potente aspirazione da 22.000 Pa e alla base multifunzione che lava i mop a 80°C e li asciuga a 55°C, il Saros Z70 offre un’esperienza di pulizia quasi completamente automatica. Anche in ambienti caotici, il robot riesce a riconoscere oggetti e ostacoli, spostarli, evitarli o pulire attorno con intelligenza e precisione. Le prestazioni nella pulizia quotidiana sono eccellenti, sia per aspirazione che per lavaggio, grazie anche al nuovo rullo centrale che previene l’accumulo di peli.

Naturalmente, tutta questa innovazione ha un prezzo: 1.799 euro, con un lancio promozionale a 1.699 euro. È una cifra alta, e fuori portata per chi cerca semplicemente un robot che aspiri la polvere. Tuttavia, per famiglie con bambini piccoli, animali domestici, o semplicemente case sempre “vive” e piene di oggetti a terra, questo robot può trasformare completamente il modo di gestire l’ordine e la pulizia.

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